More

    Dio non ha genere: la Chiesa di Svezia non userà più termini al maschile

    L’arcivescovo Antje Jackelen, a capo della maggiore religione dello stato ha detto “Dio va al di là del concetto di genere. Dio non è umano.

    La Chiesa nazionale Evangelico Luterana di Svezia, giovedì 23 novembre, durante un convegno di 8 giorni tra le più alte autorità luterane e sulla falsa riga di un Concilio Vaticano II in forma ridotta, ha riunito 251 prelati, per stabilire un forte cambiamento nella stessa.

    Infatti la Chiesa di Svezia, che rappresenta la Chiesa Luterana più numerosa del mondo e che sino al 2000 era riconosciuta come religione di stato, ha decretato non si parlerà più di Dio con riferimenti maschili, niente più “Signore”, niente più “Lui”, che è anche discriminatorio nei confronti delle donne, ma semplicemente “Dio”.

    Il congresso si è anche incaricato, ritenendo appunto che Dio non è riconducibile ad un uomo o a una donna, di aggiornare il libro da cui da 31 anni vengono estrapolati la liturgia e gli inni, correggendo le attinenze maschili a Dio.

    Questo rivoluzionario cambiamento avverrà il giorno 20 maggio, giorno della Pentecoste.

    L’arcivescovo di Uppsala: Antje Jackelen

    Già nel lontano 1986, ha evidenziato il Primate arcivescovo di Uppsala Antje Jackelen di 58 anni, dal 2013 capo della Chiesa di Svezia, ci eravamo interrogati sulla necessità di rendere inclusivo il linguaggio riferibile a Dio.


    Ora tutti gli oltre 6 milioni di fedeli in una nazione di 10 milioni di persone, dovranno farlo adottando un linguaggio neutro, usando termini meno specifici.

    Dio non è umano, quindi non ha sesso né definizione di genere. Dio “va oltre”.

    Questo è quanto ha dichiarato l’arcivescovo Antje Jackelen all’agenzia di stampa svedese TT. Chissà se questa scelta, per alcuni discutibile, non è scaturita dal vescovo proprio in rotta con l’essere donna, in un paese che “va oltre”, in questo modo anche alla teologia.

    Non Scordiamoci che il 22 ottobre del 2009 la Chiesa di Svezia divenne la prima chiesa cristiana al mondo a riconoscere e celebrare ufficialmente i matrimoni omosessuali.

    Tra coloro che hanno manifestato delle dure critiche c’è Crister Pahlmblad, che insegna come professore di teologia all’università di Lund. Egli si dichiara contrario a questa mossa che rinnega ampliamente il concetto di Trinità, abiurando il patrimonio teologico comune a tutte le chiese cristiane.

    Di opposta opinione naturalmente è l’arcivescovo di Uppsala che è persuasa che la Chiesa luterana possa festeggiare un fondamentale obiettivo a Pentecoste.

    di Danila Rocca

     

    Articoli correlati