E’ già approvato al Congresso il testo delle norme che regolano il lavoro degli autonomi.
Di seguito sono riportate le prime 20 innovazioni, compilate da ATA, che regoleranno la posizione dell’autonomo.
Fonti vicine al processo di approvazione assicurano che ci saranno solo piccoli dettagli da sistemare prima che la legge possa essere pubblicata nel BOE, per entrare in vigore presumibilmente al 1 gennaio 2018.
1. I professionisti autonomi possono cambiare fino a quattro volte nello stesso anno la loro base contributiva, a seconda dei loro interessi e del reddito.
2. I lavoratori autonomi possono pagare solo per i giorni hanno lavorato, dandosi “de baja” nel RETA quando sono inattivi.
3. Si espande il già famoso forfettario di 50 euro, oggi con una durata di 6 mesi, raddoppia e dura per un anno. Dal 13° al 18° mese si dovrà pagare il 50% della normale quota, poi per altri 6 mesi si risparmierà il 30% della quota intera.
4. Gli imprenditori, dopo due anni di inattività, possono nuovamente accedere al forfait. Adesso gli anni erano 5.
5. Tariffa fissa di 50 euro per le donne che ritornano al lavoro dopo il congedo di maternità.
6. Esenzione del 100% della quota di autonomo per un anno per la cura dei figli o famigliari a carico.
7. La quota dovuta dagli autonomi sarà determinata vincolandola all’aumento del salario minimo così determinato nel bilancio generale dello Stato (PGE) ogni anno, e dopo aver parlato con le più importanti associazioni autonome.
8. Anche i pensionati potranno finalmente lavorare come autonomi senza le attuali penalizzazioni.
9. I supplementi per i pagamenti in ritardo per la sicurezza sociale nel primo mese vengono ridotti della metà, dal 20% al 10%.
10. I contributi versati in eccesso da lavoratori con diverse attività saranno restituiti in automatico, senza doverli richiedere.
11. I lavoratori autonomi avranno accesso ad una formazione adeguata ai loro bisogni, al fine di migliorare la loro competitività e rafforzare il loro business.
12. Migliorare le condizioni di imprenditori con disabilità.
13. Si facilita il reclutamento ai figli disabili di lavoratori autonomi.
14. Agli autonomi viene riconosciuto l’incidente in-itinere (vale a dire, andando o tornando dal lavoro).
15. Si migliora agli autonomi la formazione in materia di prevenzione dei rischi professionali.
16. Gli autonomi avranno un ruolo maggiore nella partecipazione alle organizzazioni sindacali.
17. I sindacati più importanti e rappresentativi degli autonomi vengono considerati di “pubblica utilità”.
18. I sindacati avranno anche un termine di un anno per l’inserimento del CES e per la costituzione del Consiglio autonomo del lavoro.
19. Gli autonomi possono dedurre il 30% del costo delle forniture come acqua, luce, elettricità e telefonia, se lavorano da casa.
20. Gli autonomi possono dedurre fino a 26,67 euro al giorno per spese in pasti e manutenzione (48,08 euro se si è all’estero), purché documentate dal pagamento attraverso mezzi telematici.
di Assessoria Afecoperera