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    San Juan de la Rambla, la malvasia punta per diamante del turismo

    La malvasia, vino di antica tradizione secolare della zona di San Juan de la Rambla, è destinata  a diventare la punta di diamante per il settore del turismo, come sottolinea il sindaco Fidela Velázquez durante la presentazione del forum Rewine sobre agricoltura tenutosi nello scorso mese di luglio.

    Obiettivo delle autorità è proprio quello di recuperare e proteggere la secolare tradizione della produzione di malvasia a San Juan de la Rambla, al fine di posizionare la cittadina al centro delle mete turistiche dell’Arcipelago.

    Introdotta alla fine del XVI secolo dai coloni, la malvasia è rimasta per secoli il secondo prodotto più esportato dalle Canarie, in particolare dal porto ausiliario di Garachico, La Rambla de los Caballos.

    Successivamente scomparso il punto nevralgico dell’esportazione, gran parte delle aziende vitivinicole hanno tuttavia perseguito la produzione mantenendo vivo un prodotto che oggi rappresenta non solo un elemento chiave del patrimonio enogastronomico di San Juan de la Rambla, ma il presente da cui ripartire affinché possa essere divulgata la sua storia e fatte apprezzare le sue straordinarie caratteristiche organolettiche.

    Il successo di acclimatazione delle vigne portate dai coloni si deve principalmente al particolare clima della zona che ne ha favorito l’attecchimento e la produzione, unitamente alla passione degli agricoltori che sono stati in grado di esaltarne le qualità e ampliarne le varietà.

    Il dipartimento del Medio Ambiente del Cabildo di Tenerife collaborerà nell’organizzazione di incontri mirati organizzati nella sala culturale di enoturismo e turismo gastronomico dell’Università di La Laguna, all’interno dei quali verranno affrontate tematiche quali gli effetti del cambio climatico nel futuro della viticoltura canaria, le strategie più efficaci per promuovere la tradizione della produzione della malvasia e per incrementare l’offerta attrattiva turistica della zona.

    Parteciperà agli incontri Vicente Sotés, docente di viticoltura presso il Politecnico di Madrid nonché vice presidente della Organización Internacional de la Viña y el Vino.

    Coloro eventualmente interessati a partecipare agli incontri, potranno registrarsi gratuitamente sul sito www.gestionenoturistica.com o sul portale Ticketea.


    di Marta Simile

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