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    Più che il rombo dei motori sento il vuoto nei portafogli!

    Il Cabildo di Tenerife ha confermato come obiettivo irrinunciabile l’esecuzione dei lavori del Circuito previsto nel Municipio di Granadilla. Queste affermazioni dopo che l’impresa concessionaria (AXIA-OndaRossa) ha finalmente DOVUTO AMMETTERE le “difficoltà economiche” per affrontare il progetto.

    Negli obblighi/accordi presi tra Concessionaria appaltatrice e Cabildo c’era l’apporto di fondi privati (da parte di Onda Rossa) per un importo di 23,6 milioni, nonostante la somma totale sarebbe dovuta essere di circa 38.000.000 euro.

    Purtroppo più volte vari quotidiani locali e stranieri avevano pubblicato foto sul “nessun inizio lavori” addirittura sulla sparizione della prima pietra deposta l’agosto 2016 alla presenza di stampa e istituzioni varie: in questi giorni è arrivata la nota dal Cabildo che sembra finalmente aver capito che con i soldi che devono arrivare mañana il rombo dei motori si sentirà solamente il 30 febbraio!

    Adesso starà alle locali forze politiche, compreso l’Alcalde di Granadilla, Municipio in cui doveva o dovrebbe sorgere il Circuito, trovare i fondi necessari per iniziare e portare a termine i lavori PROMESSI, mentre il signor Walter Sciacca spera ancora di poter in un futuro dirigere la gestione ed organizzazione del Circuito, una volta messo in opera da qualcun altro.

    Nonostante nel mondo vi siano molti italiani che portano lustro all’Italia e ai loro connazionali, sembra che in quest’isola non sia ancora approdato qualcuno in grado di regalarci una bella figura. Infatti, siamo tristemente certi che la gestione non proprio “brillante” di questo progetto da parte di AXIA Onda Rossa, non potrà che contribuire a danneggiare una volta di più l’immagine della comunità italiana a Tenerife.

    Peraltro, già in un nostro articolo del 20 aprile 2017 avevamo raccontato la storia dei vari altri progetti avviati in Italia dalla medesima società e mai conclusi, tutti molto simili a questo di Tenerife sia come cifre che come progetto sulla carta. Che siano stati usati gli stessi business plans per risparmiare due lire? Qualcuno ha avvisato i governanti di queste Isole?

    Riportiamo dall’articolo di LeggoTenerife:

    “…speriamo adesso che, visto che pare non procedano più di tanto i lavori gestiti dallo stesso gruppo di “esperti” per gli autodromi di Terni, Pontedera e Salmour, che avrebbero dovuto regalare i brividi dell’alta velocità rispettivamente a Umbria, Toscana e Piemonte, il poderoso know-how italico venga concentrato interamente sulla nostra piccola isola. 


    PS Molti non sapranno localizzare geograficamente Salmour: è vicino a Fossano, dove è caduto l’ultimo viadotto! Brrrr, tocchiamoci che è meglio!”

    (NdR il Vostro giornale aveva da subito espresso le sue perplessità riguardo questa operazione).

    di Franco Leonardi

    ARTICOLO del Dia da cui abbiamo ripreso le cose, peraltro già trattate dalla stampa locale

    http://eldia.es/tenerife/2017-07-20/3-Cabildo-estudia-alternativas-retomar-obras-Circuito.htm

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