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    Abusivismo edilizio, a Tenerife scoperte 29.000 costruzioni illegali

    Un tratto di costa di Tenerife nord

    La Direzione Generale del Catasto di Tenerife avrebbe individuato più di 29.000 costruzioni illegali, per la precisione 29.409 casi di abusivismo edilizio, tra i quali 888 piscine illegali in 25 comuni dell’isola.

    Grazie al piano di regolarizzazione dei beni immobili in corso da parte del Ministre delle Finanze, è stato possibile scoprire proprietà totalmente sconosciute al Fisco con l’utilizzo di tutti i mezzi a disposizione del Gobierno, come droni, satelliti e Google Maps.

    Attraverso immagini aeree e satellitari, l’organismo dipendente dall’Agenzia del Tesoro ha potuto verificare i cambiamenti non dichiarati di proprietà ed edifici e trasferire le informazioni a chi di competenza, affinché si provvedesse a notificare ai diretti proprietari inadempienti il pagamento della tassa per regolarizzare la situazione, pari a 60 euro.

    A dispetto della cifra irrisoria, una volta regolarizzate però le costruzioni, i proprietari hanno l’obbligo di presentare certificazioni che ne dimostrino la soddisfazione delle norme urbanistiche.

    Benché l’agenzia non abbia ancora completato l’ispezione di tutti i comuni di Tenerife, per 25 di questi si sono concluse le indagini che hanno permesso di identificare Icod de Los Vinos come il comune in assoluto con più casi di abusivismo edilizio.

    Nella cittadina sarebbero state quindi regolarizzate, dopo le ispezioni, ben 3.374 proprietà, la maggior parte delle quali riferite a nuove costruzioni come il caso di un ampliamento di una casa, realizzato senza informare il Fisco e quindi esente dalle imposte dei beni immobili IBI.

    A seguire sono Güímar e La Orotava con rispettivamente 3.192 e 3.157 casi di abusivismo edilizio, tutti riferiti anche in questo caso a nuove costruzioni; in aggiunta a queste sono stati considerati i cambiamenti d’uso non dichiarati, gli ampliamenti e le ristrutturazioni non comunicate e la realizzazione di piscine, in quest’ultimo caso risultate abusive soprattutto in zone altamente turistiche come Arona e Puerto de la Cruz.

    In totale nell’Arcipelago delle Canarie sono state 57.569 le costruzioni illegali e i casi di abusivismo, stando ai dati diffusi dalla Direzione Generale del Catasto e ancora mancanti dei risultati delle indagini sulla totalità dei comuni.


    Obiettivo di questa azione è ovviamente di incrementare il bilancio di IBI, l’imposta principale versata dai comuni, che ha registrato solo nell’arcipelago un aumento di più di 89 milioni di euro e di 1.206 milioni di euro per tutti i comuni della Spagna.

    di Stefano Ferilli

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