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    Cabildo di Tenerife, accordo per riscattare 142 licenze di taxi

    Con la sigla di un accordo istituzionale per il riscatto di 142 licenze di taxi nel corso dei prossimi due anni, il Cabildo di Tenerife e l’Ayuntamiento di Santa Cruz si pongono come le uniche realtà a livello nazionale ad aver condotto una campagna a salvaguardia del settore.

    Saranno 71 le licenze di taxi riscattate nel corso del 2017 con un finanziamento pari a due milioni di euro, cifra che verrà messa a disposizione anche per il 2018.

    Fino ad oggi gli accordi tra Carlos Alonso, presidente del Cabildo di Tenerife, e José Manuel Bermúdez, sindaco di Santa Cruz, hanno permesso di salvaguardare 171 delle 897 licenze di taxi che costituiscono l’obiettivo prefissato in sede di rinnovo del contratto vigente ormai dal 2011.

    Nel corso della riunione tenutasi per discutere le azioni da intraprendere e a cui hanno partecipato anche Manuel Ortega, direttore insulare della mobilità, e Dámaso Arteaga, consigliere comunale de Servicios Públicos di Santa Cruz, il presidente del Cabildo ha annunciato l’intenzione del Consiglio di rinnovare l’accordo al fine di completare il progetto di riscatto delle licenze, raddoppiando lo sforzo di investimento attuale.

    Un chiaro impegno di entrambe le autorità governative di voler difendere il settore dei taxi e di completarlo nel 2019.

    In appendice si apprende che la Autoridad Portuaria ha modificato l’ordinanza che regola il servizio dei taxi nel porto, per evitare le proteste dei turisti che riflettono una cattiva immagine di un settore fondamentale per la comunità.

    L’elevato numero di fruitori e di tassisti è priorità essenziale affinché il servizio venga ben ordinato e gestito.

    Tra i requisiti richiesti per quanto riguarda i detentori di licenze vi è l’assenza di debiti nei confronti dell’agenzia di stato di questi ultimi o di un procedimento disciplinare che vieterebbe loro l’accesso alla zona portuale.


    I taxi regolari devono avere un apposito cartello esposto che la polizia portuale potrà riconoscere e confrontare con le licenze autorizzate al transito; la licenza dovrà essere collocata in luogo visibile, senza pubblicità esterna.

    Il sistema dovrà consentire l’accesso alle aree designate per i soli autorizzati, che dovranno attendere il proprio turno all’interno delle medesime.

    Sarà vietato far salire passeggeri al di fuori delle zone autorizzate, salvo caso di forza maggiore.

    A regolamentare il servizio saranno i coordinatori che, in caso di mancata osservanza della nuova ordinanza, saranno autorizzati a sanzionare i trasgressori come previsto all’interno della Ley de Puertos del Estado.

    di Ugo Marchiotto

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