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    Gli hotel delle Isole Canarie i più cari della Spagna

    Gli hotel delle Isole Canarie risultano, secondo l’ultimo studio del motore di viaggi thPI, i più cari di tutta la Spagna.

    Lo scorso gennaio i prezzi delle strutture ricettive sono effettivamente aumentati del 23%, portando il prezzo medio di una stanza a 155 euro per notte, quando nel gennaio del 2016 si attestava sui 126 euro.

    Insieme alle Baleari, l’Arcipelago delle Canarie risulta così essere tra i più cari in quanto a sistemazioni per i turisti che scelgono di trascorrervi le vacanze e in particolare Las Palmas, sempre secondo i dati dello studio di thPI, è considerata una tra le città più costose di tutto il Paese, con un passaggio da 93 euro a notte a 114 euro per la stessa tipologia di stanza.

    Ma quello che appare come un rialzo significativo, è in realtà un ribasso del 2% rispetto al mese di dicembre 2016 e l’attuale costo di una camera, elevato rispetto alla media spagnola, è leggermente inferiore a quello riferito alla media europea.

    Tra le città esaminate vi sono Lugo, con 57 euro a notte, Salamanca, 58 euro, A Coruña, con 61 euro, Murcia, 63 euro e Santander con 71 euro, città che risultano avere gli hotel meno cari relativamente al mese preso in esame.

    Al contrario Palma con 126 euro, Las Palmas con 114 euro, Madrid con 103 euro e Barcellona con 100 euro sono le città dove è più costoso soggiornare e le cui cifre superano i 100 euro a notte.

    Nell’ambito del contesto europeo sono invece Turchia e Regno Unito i due paesi dove i prezzi degli hotel risultano in calo rispetto a gennaio 2016, rispettivamente del 21 e del 14% ma è in Russia dove si è assistito a un rincaro del 12%.

    In particolare dormire a Mosca e a San Pietroburgo sarà più costoso, del 18 e dell’11% rispettivamente, e sono risultati meno cari gli hotel di Istanbul, scesi del 27%, di Londra, del 12%, e di Manchester del 13%.


    In ogni caso, per quanto attiene alla isole Canarie, l’aumento dei prezzi che ha reso i pernottamenti più cari pare non abbia influito minimamente sulla costante crescita della domanda turistica.

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