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    Ritirati i fondi pubblici destinati a concorsi di bellezza per bambini

    Il Cabildo di La Palma ritira i fondi pubblici destinati ai concorsi di bellezza per bambini e a cerimonie analoghe, dopo la mozione presentata dal consigliere Dalos González a tutti i gruppi politici al governo, affinché si trovasse una misura per evitare eventi che incoraggiano il machismo e l’esaltazione della figura femminile come oggetto.

    I concorsi di bellezza nei quali le protagoniste sono bambine dai 3 anni e ragazze fino ai 18, sono comuni nel corso di feste patronali che si celebrano ogni anno a La Palma e che vedono per lo più minori sfilare in passerella con costumi da bagno, abiti da sera o abbigliamento tipico folcloristico.

    La iniziale proposta suggerita da González è stato quella di sostituire i concorsi con gala per l’infanzia, nei quali vengano esaltati i valori di appartenenza locale anziché la mera estetica delle partecipanti.

    Già nel 2015 a Santa Cruz de La Palma venne presentata istanza particolare per riconvertire l’anacronistica elezione de la Reina de Las Fiestas Lustrales in onore alla Virgen de las Nieves, in un festival culturale al quale i giovani potessero competere per meriti intellettuali, etici o di solidarietà, tralasciando la sterile valutazione estetica con cui nei concorsi vengono premiatie bellezza e femminilità.

    L’istanza non venne accolta e recentemente alcune associazioni e organizzazioni sociali dell’isola hanno reclamato un intervento deciso di tutti i gruppi politici al governo, affinché si arrivasse alla decisione congiunta di cancellare i fondi pubblici destinati ai concorsi, unico espediente per ottenerne la sospensione.

    Oltre a impedire al Cabildo l’erogazione di fondi e a evitare la partecipazione alle manifestazioni in veste pubblica ufficiale di uno qualsiasi dei consiglieri, l’iniziativa ha richiesto il ritiro degli aiuti finanziari alla organizzazioni di eventi che dimostrano una mancanza di rispetto del protocollo di uguaglianza e di educazione di valori per l’infanzia.

    dalla Redazione

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