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    Puerto de la Cruz ha chiuso il debito con le banche

    L’Ayuntamiento di Puerto de la Cruz ha chiuso il suo debito con le banche, ciò è stato annunciato in concomitanza della riunione che ha visto l’approvazione dell’ultima tranche pari a 5,5 milioni di euro, facente parte di un debito complessivo che aveva sforato i 23 milioni di euro nel 2012.

    Il consistente punto all’ordine del giorno del Pleno ordinario dell’Ayuntamiento relativo alla cancellazione del debito bancario meriterebbe l’aggettivo di storico.

    Il Consistorio di Puerto de la Cruz è stato a lungo avvezzo a difficoltà economiche che tuttora permangono, ma la cancellazione anticipata di un debito che durava da 6 anni e che doveva essere risolto nel 2023, rappresenta un motivo di soddisfazione per tutta la giunta amministrativa.

    La messa in bilancio della voce in uscita include anche i 500.000 euro di debito con la Mancomunidad del Norte de Tenerife, 2,8 milioni di euro di pagamenti a fornitori vari, 300.000 euro di rinnovo di Securidad Social, 1,5 milioni di euro necessari per l’attuazione di un accordo collettivo di forza lavoro, 580.873 euro di una straordinaria fornitura di energia elettrica, per un totale complessivo di voce pari a 10,6 milioni di euro.

    Diversi i punti trattati durante questa storica sessione plenaria, come il miglioramento dell’informazione pubblica riguardo a guasti o restrizioni inerenti il rifornimento di acqua potabile e la costruzione della stazione degli autobus in città, quest’ultimo progetto da realizzarsi con l’aiuto del Cabildo.

    In particolare quello della stazione di guaguas è un’opera bloccata da tempo a causa di discrepanze con lo Stato circa la proprietà del terreno su cui dovrebbe sorgere.

    Il gobierno local durante la riunione ha deciso di concedere ai vari dipartimenti del Gobierno di Spagna un mese di tempo per pronunciarsi a favore o contro il progetto, trascorso il quale, in mancanza di una risposta negativa, il Cabildo procederà ad appaltare i lavori, sbloccando così definitivamente la situazione.


    di Roberto Trombini

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