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    Alla scoperta della Puerto dei misteri

    Grazie allo scrittore José Gregorio González, sarà possibile percorrere i luoghi di Puerto de la Cruz permeati da misteri, segreti, storie magiche dove sono passati personaggi singolari quali i guanches, i massoni e perfino frati volanti.

    José Gregorio González, scrittore e giornalista, è autore di più di una dozzina di libri che hanno per oggetto i maggiori enigmi e misteri delle isole, come Canarias Mágica, Canarias Misteriosa e Canarias, territorio del misterio.

    Tra gli ultimi affascinanti progetti dell’indagatore dell’occulto vi è quello di un percorso attraverso le strade di Puerto de la Cruz, alla ricerca di tutti quegli elementi che, ben lontani dall’immagine turistica della cittadina, ne connotano l’aspetto enigmatico.

    Una esplorazione suggestiva alla ricerca di simboli massonici, alla scoperta del mito di San Borondón e del frate volante, delle strutture piramidali a Punta Brava e del luogo che si presume fu teatro dell’esecuzione del guanche Agoymad per ordine di Bencomo.

    Come sottolinea González, è difficile immaginare che una città come Puerto, ora motore trainante dell’economia, possegga luoghi misteriosi e custodisca leggende singolari che si sono tramandate fino ai giorni nostri, in modo, è il caso di dirlo, miracoloso.

    Gli episodi surreali e misteriosi che hanno caratterizzato la storia di Puerto sono inequivocabilmente  motivo di ulteriore fascino che, solo oggi, vengono riuniti in una sorta di Guía Mágica grazie al progetto El Puerto oculto.

    Il percorso, organizzato già nel mese di marzo, verrà ripetuto il 30 giugno e sarà l’occasione per scoprire riti pagani mescolati a quelli del cristianesimo e storie incredibili come quella di Juan de Jesus, il frate giunto a Icod all’età di 23 anni nel 1641, passato nell’immaginario popolare per le sue presunte capacità di librarsi in volo e attraversare interi quartieri.

    Ma al di là delle leggende, saranno gli stessi luoghi a parlare ai turisti e ai visitatori come il cimitero protestante risalente al 1675, considerato il più antico cimitero non cattolico di Spagna e custode di tombe dall’epigrafe indecifrabile.


    Lì riposano, ad esempio, i resti del massone José Martínez Esquivel, il primo accusato di massoneria dalla storia dell’inquisizione spagnola, e quelli dell’irlandese Alejandro French Linch, che nel 1739 venne denunciato dal suo socio per analoghi motivi e giustiziato a Las Palmas di Gran Canaria.

    Puerto pullula di punti con chiaro riferimento massonico e alcuni esperti di simbologia massonica ritengono che sulla stessa facciata della Iglesia de Nuestra Señora de la Peña de Francia, sia possibile trovarne i principali riferimenti.

    Decisamente un’occasione da non perdere per guardare Puerto con occhio diverso.

    Beatrice Vitti Dini

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