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    Droni, i requisiti necessari per pilotarli (seconda parte)

    Quali sono i requisiti necessari per pilotare i droni in territorio spagnolo?

    Principale tra i requisiti è quello di dimostrare di possedere le conoscenze teoriche necessarie per ottenere la licenza da pilota, e questo può avvenire in tre modalità:

    • avere o avere ottenuto negli ultimi 5 anni una qualsiasi licenza di pilota, sia essa per parapendio, mongolfiera o ultraleggeri
    • dimostrare in maniera efficiente di disporre delle conoscenze teoriche attraverso certificato di conoscenze tecniche con conoscenze teoriche rilasciato da centro autorizzato della EASA, ATO o, nel caso di pilota per ultraleggeri, di certificato idoneo post esame ufficiale
    • oppure in caso il peso massimo del velivolo al decollo non superi i 25kg, possedere un certificato di base o avanzato rilasciato da un centro di formazione autorizzato ATO che si ottiene dopo aver superato un corso per lo scopo.

    Secondariamente, occorre presentare un certificato medico di classe LAPL (ovvero per aerei fino a 25 kg) o Classe 2 (oltre i 25 kg), ma dal momento che la norma che regola il certificato LAPL non è più attiva dal 2015, il certificato è disponibile solo come classe 2.

    Infine i piloti devono dimostrare di avere un’adeguata conoscenza del velivolo che intendono pilotare attraverso un documento che può essere emesso da parte dell’operatore (auto certificazione), dal costruttore di aeromobili o da un’organizzazione o centro di formazione autorizzati.

    Esistono poi ulteriori requisiti una volta che si entrerà in possesso del drone.

    Indipendentemente dalla sua dimensione, occorre possedere la documentazione delle caratteristiche del drone (configurazione, caratteristiche e prestazioni), un manuale delle operazioni che stabilisca le procedure operative (come ad esempio i criteri per definire le zone di decollo e di atterraggio, il tempo per volare, la gestione dell’energia a disposizione).

    I piloti dovranno avere fatto uno studio di sicurezza aeronautica e avere stabilito un programma di manutenzione per il drone in accordo con le raccomandazioni del costruttore.

    L’assicurazione è fondamentale e deve essere conforme alle normative vigenti.


    Quanto alle precauzione, è bene sapere che occorrono le misure appropriate che garantiscano che il drone non soffra di interferenze durante il volo, incluse quelle derivanti da collegamento radio che potrebbero inficiare il volo o addirittura prenderne il comando.

    La distanza minima da rispettare da qualsiasi aeroporto o aerodromo è dagli 8 ai 15 km.

    Tuttavia, per operatori di droni fino ai 25 kg, non si ha bisogno di chiedere autorizzazione al volo ma solo di presentare ad AESA una comunicazione dell’attività e una dichiarazione responsabile conforme al velivolo che garantisca che lo stesso risponda a tutti i requisiti, unitamente alla documentazione di presentazione del mezzo.

    Tale documentazione deve essere presentate con un minimo di 5 giorni di anticipo rispetto al volo programmato, unitamente ad un documento di riconoscimento.

    Per i velivoli superiori ai 25 kg la documentazione è la stessa ma occorre aggiungere una dichiarazione di responsabilità ed è AESA che rilascerà l’autorizzazione per iniziare una attività con droni.

    di Ilaria Vitali

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