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    La Semana Santa di Adeje, la massima espressione del cristianesimo canario

    La Semana Santa di Adeje rappresenta il punto di riferimento per tutti i credenti dell’Arcipelago.

    Adeje si appresta ad accogliere la Semana Santa, un momento di profonda integrazione tra religione e tradizione popolare che rappresenta la massima espressione della religiosità cristiana sulle isole.

    Fu esattamente nel 1560, nella parrocchia di Santa Úrsula e nel Convento Francescano, che iniziarono le celebrazioni della Semana Santa a Adeje, e da quel momento in poi non si perse mai il significato e l’importanza del sentimento religioso riguardo a quello che è il mistero centrale della fede cristiana, vale a dire la morte e la resurrezione di Cristo.

    Espressioni liturgiche, rappresentazioni popolari e partecipazione della cittadinanza sono alla base di una tradizione che nel corso del tempo è diventata patrimonio spirituale e culturale della città di Adeje.

    La celebrazione della Semana Santa di Adeje si svolge alla presenza di tutta la popolazione che scende in strada in un clima di raccoglimento e di attesa.

    Sono almeno un centinaio i figuranti che prendono parte alla rappresentazione, vestiti con abiti d’epoca e truccati per l’occasione in modo da rendere ancora più realistico l’evento più sentito dell’anno.

    Adeje, a partire dal venerdì santo, si trasforma in uno scenario unico, a partire dalla strada che parte da Plaza de la Cruz del Llano fino ad arrivare a Plaza España, dove due croci preannunciano la terza, quella che verrà portata a spalla lungo tutto il tragitto da Gesù.

    Vi è un gran fermento, prima dell’inizio della rappresentazione, frutto del lavoro di tecnici del suono, truccatori, operai addetti alla predisposizione delle scenografie e dell’arrivo dei primi spettatori che cercano di occupare i posti migliori per assistere alla celebrazione.


    Ogni dettaglio viene studiato alla perfezione, gli scenari sono posti ad un’altezza che consente a tutti di seguire lo sviluppo delle azioni e ogni anno viene introdotta una novità che migliora la rappresentazione, come particolari architettonici o canti dell’epoca.

    La Scuola Comunale di Musica di Adeje, ad esempio, ha un ruolo fondamentale nella preparazione di tutte le melodie che faranno da sottofondo alla Semana Santa.

    A mezzogiorno tutti i figuranti appaiono in parata lungo Calle Grande, i soldati romani a piedi e a cavallo, Ponzio Pilato e la sua sposa, Barabba, la sofferente Maria accompagnata da Maddalena, la gente comune, i dodici apostoli e ovviamente Gesù a dorso d’asino.

    Gli eventi rappresentati sono l’ultima cena, la preghiera sul Monte degli Ulivi, il tradimento di Giuda, il processo nel Sinedrio, Ponzio Pilato che si lava le mani, il passaggio di Gesù con la croce, il suo ultimo incontro con Maria e infine la crocifissione, tutto in un crescendo emotivo di forte impatto.

    Le prove della Semana Santa si svolgono di notte, in un clima di silenzio e profonda concentrazione, favorendo così serate conviviali dove i figuranti stringono legami di amicizia con i nuovi arrivati e consolidano quelli vecchi, sotto l’occhio vigile del regista e dei suoi collaboratori.

    La Semana Santa di Adeje è molto più di una rappresentazione, è un autentico momento di condivisione per tutta la cittadinanza ma anche uno spettacolo unico che, da alcuni anni, viene trasmesso a livello internazionale sui canali televisivi.

    di Bina Bianchini

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