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    Varici e capillari

    Un segnale evidente della presenza di capillari o vene varicose è senza dubbio la comparsa di protuberanze poco attrattive di colore azzurro o violetto nelle gambe.

    Queste possono causare gonfiore, dolore, crampi… i capillari sono come varici ma più piccoli, sono dilatazioni dell’albero venoso più periferico e di colore rosso o azzurro. La loro importanza è più estetica che clinica.

    Come lavorano le vene delle gambe?

    Le vene delle gambe devono fare un lavoro difficile per trasportare il sangue al cuore. Ci sono vene profonde che non sono visibili sulla superficie della pelle, passano dietro ai muscoli i quali esercitano una pressione quando le gambe si muovono.

    Ci sono anche vene che corrono sotto la pelle, chiamate vene superficiali.

    Così come i muscoli, comprimendo le vene profonde aiutano il ritorno venoso, ci sono valvole dentro le vene che impediscono che il sangue ricada velocemente alla caviglia.

    Se una valvola o una vena superficiale si debilita o si rovina, il sangue può fluire indietro e causare una maggiore pressione sulla vena, causando gonfiore e con il tempo anche infiammazione.

    Questo può portare alla comparsa di vene varicose e capillari.


    Se alcune persone possono sviluppare vene varicose senza motivo, ci sono diversi fattori di rischio che portano alla loro comparsa:

    Essere donna: le donne sono più propense ad avere vene varicose che gli uomini, a causa degli ormoni femminili.

    Essere incinta: durante la gravidanza, si ha più pressione sulle vene, causata dalla quantità maggiore di sangue per supportare il feto, questo fa sì che il flusso del sangue dalle gambe al bacino sia ridotto, dilatando le vene nelle gambe.

    Invecchiamento: la perdita di elasticità nelle vene è una conseguenza naturale dell’invecchiamento, questo fa sì che si allunghino diventando più deboli.

    Essere in sovrappeso: essere più pesanti del dovuto mette pressione extra sulle vene e sulle valvole, facendole lavorare di più per inviare sangue al cuore. Tuttavia, gli esperti pensano che sia un fattore di rischio maggiore per le donne.

    Essere inattivi: stare fermi o seduti per lunghi periodi, può aumentare il rischio di sviluppare vene varicose.

    Anche avere predisposizione famigliare è certamente un fattore di rischio.

    Si possono prevenire le vene varicose?

    Può essere che non ci sia la possibilità di prevenire completamente le vene varicose, però ci sono alcune cose che si possono fare:

    1. Sollevare i piedi e le gambe ogni volta sia possibile
    2. Mantenersi attivi
    3. Indossare abiti leggeri che non comprimano troppo
    4. Limitare le calzature con tacchi troppo alti
    5. Mangiare alimenti ricchi di fibre se si soffre di intestino pigro, perché questa condizione    può aumentare la pressione sopra la circolazione dell’addome
    6.   Smettere di fumare

    Consigli naturali per le varici

    Ippocastano: l’estratto di ippocastano si utilizza nel trattamento dell’insufficienza venosa, in quanto i semi del suo albero contengono saponine e il suo principio attivo chiamato escina somministrato alle dosi raccomandate migliora l’elasticità delle vene riducendo le infiammazioni.

    Le antocianidine: sono composti antiossidanti, derivanti da frutti come il mirtillo, il lampone, le more, l’uva rossa, o da verdure come cavolo rosso, melanzane… si possono trovare sotto forma di integratori alimentari e hanno la capacità di riparare il collagene delle pareti dei vasi e dei capillari.

    Rutina: questo bioflavonoide è un pigmento vegetale che si incontra nella frutta e verdura e nel fiore del sambuco.

    Di frequente si utilizza per trattare le varici e gli ematomi, in quanto rinforza i vasi sanguigni e i capillari.

    Contiene un gruppo di sostanze chiamate oxerutine che in numerosi studi hanno dimostrato essere utili per le vene varicose migliorando il dolore, il gonfiore, e la stanchezza delle gambe.

    Vorrei concludere ricordando che viviamo vicino al mare e un’ottima prevenzione è camminare nell’acqua del mare, ricordandoci di limitare l’uso di sale e ovviamente bere tanta acqua.

    di Dottoressa Laura Nardi

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