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    Tenerife, gran bel posto

    Foto di Cristiano Collina

    di Danila Rocca

    Quando deciderete di partire per Tenerife, perché avrete letto, sentito, visto in tv che qui si sta bene, che si può vivere senza impiccarsi, che insomma val la pena provare, quando salirete sull’aereo non sarà come quando partivate per una normale vacanza. Sarà un po’ come cercare un dono prezioso da fare, un regalo di nozze, come decidere il compagno o la compagna che ci allunghi il cammino. Sarà un nascere e uno scontrarsi di pensieri curiosi, di dubbi, di sarà davvero così come la raccontano ‘st’isola.

    Il vostro viaggio vi sembrerà non finire mai, vi verrà sonno, caldo, freddo, finché vi diranno che il comandante vi avvisa che state per atterrare, e oplà, un po’ il cuore farà capriole. Scesi tutti, guardandovi attorno, vi renderete subito conto che dell’Africa qui non c’è niente, forse peccato, forse menomale per tanti di voi. Sarete in Europa, gente. Guarda quanti fiori. Sì, l’aeroporto vi spalancherà le braccia con fiori e palme e piante grasse che da noi te le sogni.

    Poi, opzione 1: vi andrà bene e quel pullman che vi aspetta o quella macchina che avete noleggiato saranno diretti in una struttura bella, dignitosa, dove ci saranno altri fiori, il giardino, piscina, oppure in una bella casetta, piccola ma carina, non manca niente, guarda amore, ci sono anche ago e filo per cucire, c’è anche la moka.

    Opzione 2: l’albergo è un po’ fatiscente, c’è puzza, la cena però non è male, la stanza è pulita, l’igiene è quello che conta; l’appartamento è vecchio, manca il bidet, va beh caro, cercheremo qualcosa, intanto ci guardiamo intorno, intanto si vede se sto posto ci piace.

    Opzione 3, che poi potrei andare avanti, nel mezzo ci sarebbero altre incognite e magari strane sorprese, l’appartamento che “l’amico dell’amica” vi aveva prenotato, non esiste, non c’è, tutto pieno, tornate tra un mese o due, magari c’è un buco.

    Santo cielo, io non ve lo auguro proprio, ma attenzione agli amici che se poi siete in mezzo alla strada a loro non gliene può fregare di meno, a chi fate un bonifico per l’affitto, al resort a cui vi affidate. Quando finalmente sarete accasati, disfatte le valigie, il sole, e il vento, e quest’aria di mare, i colori, tutto vi farà pensare che forse, dico forse, mica era poi tanto sbagliato sto sogno, lasciare l’Italia, le rogne, le tasse, la nebbia, il freddo, e poi tante cose che non potevate più sopportare. Giorno per giorno imparerete che le strade non sono così tanto pulite, che qui i bambini gettano a terra perché nessuno a loro insegna che così non si fa, davanti alle strisce vi fermerete e, meraviglia, le macchine inchioderanno e vi faranno passare, perché non tutto il mondo è paese anche in questo, e la legge qui è severa, vi meraviglierete di non averci pensato a studiare almeno un po’ di spagnolo, non è che Panariello ha ragione quando fa Julio Iglesias, non tutto finisce con la S e se ‘sti spagnoli parlano a raffica non ci si capisce un bel niente. E poi, se deciderete di provarci, se rimarrete, pian pianino vi scorderete di guardar l’ora, di sospirare, di pensare di giorno e di notte. Il vostro cervello andrà in stand-by perché altrimenti rischiavate che potesse anche scoppiare. E sorriderete. E ci sarà il giorno che vi mancherà la vostra coppa, il salame, e vi chiederete i figli, i nipoti, quando vi verranno a trovare, e farete propositi come al primo dell’anno, da domani si va a dieta, si va di pesce, verdure, e avrete voglia di perdervi a guardare il blu dell’oceano, e il caffè lo berrete davanti alle onde che fanno rumore. Ma chi se ne importa, direte. Se qui non c’è la storia che l’Italia s’è fatta nei secoli prima, se la Polizia si chiama Guardia Civil e ci sono i ladri anche qui, ma davvero avevamo creduto che Tenerife potesse essere immune da tutto, via i barconi, via i nostri politici, via la rabbia di quanto c’è da pagare anche per un soffio, qualcosa rimane. Ma ci starete bene, vi sentirete in vacanza, e non solo per quel mese o 15 gg all’anno che ci andavate. Per 365 giorni, per gran parte di sole. Quando deciderete di partire per Tenerife, perché le tasche saranno piene, e vorrete godervi un pochino di pace, venite. Ci saranno le opzioni. Ma voi le supererete.

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