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    Magia di un antico sentiero: el Lomo de la Peña

    foto-tratta-dal-sito-asotavento-comdi Beatrice Vitti

    Un antico sentiero che collega La Florida a La Cruz de la Lajita, nel nord ovest di Tenerife, è stato nel passato un importante crocevia per gli abitanti che lo percorrevano portando legname, pescato e banane.

    Un sentiero storico che però negli ultimi decenni è stato abbandonato all’incuria e all’avanzata della vegetazione ma che gli abitanti hanno deciso di recuperare.

    El Lomo de la Peña fa parte di una lunga lista di luoghi di importanza storica da rivalutare e segnalare come percorso di interesse turistico e naturalistico.

    L’Associazione San Antonio Abad di La Florida in particolare si è lungamente impegnata per la messa in sicurezza del sentiero, il 40% del quale risultava invaso da erbacce e quindi non percorribile.

    Grazie all’aiuto di GPS e alla raccolta di testimonianze degli anziani abitanti, l’associazione ha  raccolto informazioni utili per invitare l’Assessore per l’Ambiente di La Orotava a dare il via al progetto di recupero dell’antico sentiero che avrebbe consentito la conoscenza dell’altrettanto antico borgo di cui porta il nome, Lomo de la Peña.

    Invito accolto e che ha prodotto un interessante volume riguardo alla sua storia presentato alle autorità a maggio di quest’anno: “Lomo de la Peña. Historia de una vereda” di Ana Morales.

    L’antico sentiero si estende passando tra vegetazione e case, affacciandosi su barrancos mozzafiato e incontrando Las Tres Acequias, 3 rudimentali canali di irrigazione che corrono paralleli tra di loro e utilizzati nel passato per raccogliere e convogliare le acque piovane.


    La gestione e l’utilizzo delle acque nelle Canarie hanno prodotto un’inestimabile testimonianza storica che, partendo dalle opere della popolazione guanche, si è sviluppata fino ai giorni nostri.

    Molteplici le strategie per l’approvvigionamento delle acque potabili e la loro distribuzione, che hanno dovuto tenere conto della conformazione dei terreni, dei fattori climatici e, non ultimi, dei fattori economici.

    Il risultato è un ricco e prezioso patrimonio idraulico, visibile spesso durante le passeggiate effettuate sugli antichi sentieri.

    Il recupero dei vecchi cammini canari, oltre a mettere in luce le importanti tracce dell’affascinante storia delle isole, permette la creazione di nuovi posti di lavoro con l’inserimento di guide per le escursioni e con il costante lavoro di manutenzione necessario che consente la riscoperta degli antichi tratturi.

    Perché la miglior protezione di un antico sentiero è senza dubbio la sensibilizzazione della popolazione alla sua importanza.

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