Per la precisione sarebbero 10.095 le persone che vivono in zone definite ad alto rischio di inondazione sull’isola di Tenerife.
Secondo quanto rilevato dal Consejo Insular de Aguas, le 8 aree dove esiste un reale e costante pericolo di alluvioni in caso di forti piogge sarebbero los barrancos de Bufadero, Santos, El Hierro, la Carnicería, San Felipe, San Juan, El Infierno e Torviscas.
Le zone a rischio coprono una superficie complessiva di 20,4 km e sono aree dove la particolare conformazione topografica e la frequente violenza delle piogge provocano l’esondazione dei canali.
Oltre agli evidenti rischi e disagi per la popolazione, le inondazioni pesano notevolmente sul bilancio pubblico che, da 100 anni a oggi, ha stimato un costo complessivo per danni da alluvione di 83,2 milioni di euro.
In particolare il barranco di El Hierro ha subito i danni più ingenti con una stima di 38 milioni di euro.
Considerata la presenza di beni culturali e di infrastrutture sociale nelle aree a rischio, il Cabildo ha deciso di approvare degli speciali piani di gestione del rischio inondazione.
La coordinazione tra i vari dipartimenti governativi e l’adeguata preparazione della cittadinanza in caso di emergenza, sono i principali obiettivi del piano che è stato reso operativo agli inizi del 2016.
Tesori come il santuario del Cristo de La Laguna, la casa di Padre Anchieta, l’antico convento di Santo Domingo, la chiesa de la Concepción di Santa Cruz, il Castello di San Felipe di Puerto de la Cruz, sono i principali edifici ad alto rischio in caso di esondazione e la cui perdita non sarebbe quantificabile.
Nel corso della storia si ricorda in particolare modo il gennaio del 2007 quando le precipitazioni a Tenerife e Gran Canaria superarono i 150 l/m2 e sull’isola di El Hierro arrivarono a ben 400 l/m2 in sole 48 ore.
Il 2005 invece è stato l’anno di una furibonda tormenta tropicale, con venti a 134 km/h registrati all’aeroporto Reina Sofia, a 147 km/h a Los Rodeos e a oltre 247 km/h a Izaña, dove ad un certo punto i rilevatori si ruppero.
Fu un anno di forti perdite economiche e Santa Cruz de Tenerife rimase completamente al buio per una settimana. Ingenti i danni e una vittima nel bilancio dell’alluvione del 2014, quando le acque invasero le strade di Santa Cruz trascinando fango e auto.