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    Gran Canaria in lizza per diventare Patrimonio Unesco.

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    Ma non indovinerete mai per quale motivo.

    Gran Canaria: turismo, bellezze naturali, mare e clima da sogno.

    Se state pensando che questi possano essere i motivi sufficienti perché l’isola diventi Patrimonio Unesco, vi sbagliate.

    Il Cabildo di Gran Canaria ha preparato infatti un esaustivo dossier da presentare come richiesta per l’ottenimento dell’ambito riconoscimento, per la più alta concentrazione rispetto a tutto il mondo di incisioni di triangoli pubici femminili, testimonianza del culto della fertilità degli antichi nativi.

    Bassorilievi nelle grotte di Risco Caìdo, nelle rocce della sacra grotta di Los Candiles, dove sono raffigurate almeno 344 vulve dal soffitto al pavimento, incisioni nella caldaia del Tejede, hanno portato il Cabildo ad annunciare, durante la 4° Conferenza di Risco Caìdo, la formale richiesta per ottenere il titolo di Patrimonio Mondiale Unesco.

    La presenza di un numero spropositato di raffigurazioni del triangolo pubico femminile simboleggiano il lavoro di cura e manutenzione effettuato dalle donne dell’epoca nei santuari dove si svolgevano riti rivolti alla dea della fertilità.

    Tradizioni ancestrali rimaste nel corso della storia, ancora oggi ben visibili e, sorprendentemente, in grado di trasmettere informazioni fondamentali riguardo l’antica civiltà.


    I ricercatori hanno scoperto che quando la luce del sole e della luna entra in una feritoia del muro della grotta di Risco Caìdo, rende ben visibili le incisioni pubiche e questi particolari momenti in cui avviene il fenomeno corrispondono esattamente a equinozi e solstizi.

    Ma vi è di più. A volte la luce che entra prende una curiosa forma fallica che illumina in maniera particolare diverse incisioni, sottintendendo una straordinaria simbologia.

    La momentanea raffigurazione di donne incinte creata dal gioco di luce parrebbe significare una antica preoccupazione di perpetuare la specie umana di quei primi abitanti dell’isola, lontani dal resto dell’umanità.

    Alcune rappresentazioni pubiche sono state rilevate nei “barranchi” in prossimità del loro ingresso in mare come nella gola Silva, a Telde, nelle grotte di Lezcano, nello strapiombo di Teror y Gàldar, tutti ritrovamenti al di fuori dei normali santuari dedicati al culto della fertilità, che ne accrescono il mistero. Gran Canaria è anche questo, la magia e il fascino della voce di antiche civiltà che varcano il tempo fino a noi.

    (di Ilaria Vitali)

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