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    La Bajada de la Virgen de Las Nieves, storica, 10 anni dopo, dopo le ferite della lava

    Foto da santacruzdelapalma.es

    Il sindaco di Santa Cruz de La Palma, Asier Antona, sottolinea la grande attesa per le feste della Madonna delle Nevi dopo la sospensione per l’eruzione del 2021.

    Il sindaco di Santa Cruz de La Palma, Asier Antona, sembra a suo agio e completamente immerso nella gestione della sua città, dopo gli anni trascorsi come leader regionale del PP o al Senato, che, oltre a fargli fare esperienza nella sempre difficile arte della politica, gli hanno permesso di dimostrare la sua fermezza nei principi e nella visione dei momenti e dei contesti. 

    All’impegno e alla passione che Antona mette nei numerosi progetti in cui è impegnato il suo governo insieme a CC, si aggiunge quest’anno un evento che, come ben sottolinea merita l’appellativo di “storico”, per quanto possa sembrare abusato il termine. 

    E infatti, dopo essere stata sospesa nel 2020 a causa del covid e dopo che il vulcano a Cumbre Vieja nel settembre 2021 ha gettato parte dell’isola in una profonda crisi, la Bajada de la Virgen de Las Nieves di quest’anno (dal 29 giugno al 14 luglio, con la Semana Grande dal 6 al 13 luglio) sarà più che speciale.

    “Sarà storica perché non abbiamo potuto celebrare quella del 2020 e, quindi, la gente la sta aspettando con molta impazienza, aspettativa e entusiasmo. 

    Inoltre, dopo il covid abbiamo subito il vulcano e questa Bajada deve essere un punto di svolta per La Palma per poter voltare pagina su ciò che abbiamo sofferto. 

    Deve servire da stimolo, da trampolino di lancio per l’isola e per i palmeros”.

    Secondo il sindaco, la Virgen de Las Nieves è “l’unico simbolo di La Palma che ci unisce tutti: a quelli che vivono da una parte e quelli dall’altra, a quelli che pensano politicamente in un senso o nell’altro, a quelli che sono di una squadra di calcio o di un’altra, di una lotta o di un’altra… 


    Quindi, quell’immagine di unità promossa dalla Vergine è la stessa di cui La Palma ha bisogno per continuare ad avanzare e trasformarsi nella nuova realtà economica di cui abbiamo bisogno. 

    Saranno quindi delle Feste Lustrales storiche per il momento che stiamo vivendo e anche dal punto di vista economico, poiché è la Bajada con le maggiori risorse, con quasi tre milioni e mezzo di euro, il che rappresenta un grande sforzo non solo da parte del Comune, che contribuisce con un milione, ma anche da parte del Governo delle Canarie, del Cabildo e delle aziende sponsor.

    Antona è particolarmente grato per il sostegno di privati e istituzioni pubbliche, perché in questa occasione ha notato una diversa sensibilità alla collaborazione, il che implica che “siamo tutti consapevoli dei bisogni dell’isola e del significato di queste Feste Lustrales”. 

    Inoltre, sottolinea anche che, in un altro aspetto rilevante e che segna la storia, per la prima volta vengono incorporate delle donne (in questo caso, due) nel gruppo di ballerini che parteciperanno alla Danza dei Nani e che hanno superato le prove impegnative che tutti devono superare per diventare membri, sia fisiche che di canto e danza”.

    Sottolinea inoltre il recupero di alcuni atti “che si erano persi lungo il percorso” e pone particolare enfasi sul fatto che si tratta di una festa “del popolo e per il popolo, con una partecipazione impressionante dei cittadini, ognuno in quell’atto con cui si sente più identificato, fondamentalmente in quelli più tradizionali”.

    E poiché si tratta di un’edizione “storica”, sottolinea anche il fatto che, “per la prima volta, non è stata fatta un’estrazione a sorte per sapere quale atto spetti organizzare ai consiglieri di governo o dell’opposizione, poiché questa volta è stato fatto per consenso: ognuno ha manifestato l’atto con cui si sente più identificato e se ne è assunto la responsabilità, uno dei Nani, un altro della Pan-dorga, degli Acrobati, del Carro, della Discesa del Trono, altri dell’Ingresso Trionfale, del Minuetto… 

    Quindi, c’è stata un’alta partecipazione dal consenso. Sono convinto che la Discesa sarà un punto di svolta per l’isola”, insiste.

    Sarà così storico e le aspettative sono così alte, che riconosce che hanno un problema con il pieno che l’isola vivrà in quei giorni, “perché non ci sono letti per tanta gente e ci troviamo di fronte a questa limitazione di spazio, anche se è vero che si tratta di una festa di ritorno, di ricongiungimento, perché noi palmeri misuriamo il tempo in lustri e parliamo della Bajada passata e di quella che verrà, quindi il nostro tempo è di cinque anni, quando si verificano gli incontri con i parenti dei palmeros che vivono nella penisola, all’estero, in Venezuela, Cuba… 

    Questo aumenta anche l’enorme aspettativa già di per sé”.

    Di fronte a un evento tanto atteso e affollato, con un programma intenso e un cast di artisti di alto livello (Ana Belén, UB40, Manuel Carrasco, Trueno…), il consiglio comunale ha già tenuto riunioni di sicurezza e di emergenza per avere tutto sotto controllo, soprattutto per gli eventi più affollati, come Los Enanos, La Bajada del Trono o l’Entrada Triunfal a Santa Cruz, che si terrà domenica 13 luglio”.

    Antona sottolinea anche l’alto livello dei concerti previsti, degli eventi culturali e sportivi, ‘alcuni dei quali sono ancora in fase di definizione’.

    Senza dubbio, saranno giorni ancora più intensi che, dopo dieci anni senza la Madonna per le strade dell’isola per le sue Feste Lustrales, saranno troppo speciali per i suoi devoti e per coloro che semplicemente amano le tradizioni e l’edonismo, ma in cui saranno molto presenti le suppliche e i desideri di prosperità dopo anni così duri.

    Franco Leonardi

     

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