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    I cinque paesi delle Canarie con i nomi più curiosi (e il loro significato)

    Toponimi ricchi di storia: da El Pinar a Tejina, scopri i luoghi che sorprendono solo a sentirne il nome.

    Sapevi che alle Canarie ci sono dei paesi i cui nomi suscitano la curiosità sia dei visitatori che della gente del posto? 

    La toponomastica dell’arcipelago è un mix di eredità guanches, geografia, umorismo popolare ed evoluzione linguistica. 

    In questo articolo ti presentiamo cinque paesi delle Canarie con nomi strani, curiosi o accattivanti e ti raccontiamo da dove deriva ciascuno di essi.

    1. Tijarafe (La Palma)

    Questo nome deriva dal termine aborigeno “Tijarafe”, che designava uno dei dodici cantoni dell’isola in epoca preispanica. Sebbene il suo significato esatto non sia noto, si ritiene che possa essere correlato alla geografia del luogo o a una denominazione tribale. Oggi, Tijarafe è sinonimo di tradizioni di La Palma, come la Danza del Diablo.

    2. Tejina (Tenerife)

    Anche il nome Tejina ha origini guanches. Si pensa che possa derivare da “Tejinan” o “Tehinas”, legato a nomi propri aborigeni o a un tipo di terreno. Attualmente è noto per le sue feste popolari, come i Corazones de Tejina, una tradizione unica al mondo.

    3. El Pinar (El Hierro)


    Sebbene possa sembrare più comune, la curiosità di El Pinar è che è stato uno degli ultimi comuni creati nelle Canarie (2007) e il suo nome fa riferimento diretto all’abbondanza di pini canari, una specie autoctona e molto apprezzata. È un esempio di come la natura influenzi direttamente l’identità di un luogo.

    4. La Culata (Gran Canaria)

    Questo nome particolare fa sorridere per il suo possibile doppio senso, ma in realtà La Culata si riferisce a un terreno elevato e chiuso, come la parte posteriore di una montagna. Si trova all’interno dell’isola, vicino al Roque Nublo, ed è un luogo molto frequentato dagli escursionisti e dagli amanti della natura.

    5. Tunte (Gran Canaria)

    L’attuale San Bartolomé de Tirajana conserva nel suo centro storico il nome tradizionale guanche di Tunte. La sua origine etimologica non è chiara, ma è una delle parole aborigene più conservate nel linguaggio popolare. Esiste persino un famoso detto che recita: “chi va a Tunte e non beve vino, perché diavolo ci è andato?”.

    Daniele Dal Maso

     

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