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    I mostri che proteggono La Orotava

    Foto di Cristiano Collina

    Nascosti sui tetti, sui cornicioni e nei cortili, una ventina di mostruose gargolas (doccioni) in pietra e legno hanno il compito, da 300 anni, di spaventare gli spiriti maligni nella Villa.

    Sono sparsi e nascosti nel centro storico di La Orotava. 

    Sono un piccolo esercito di guardiani silenziosi. 

    Da 300 anni sorvegliano le strade e le case della Villa, passando completamente inosservati ai residenti e ai passanti. 

    Sono quasi invisibili. Pochissime persone hanno notato i loro volti mostruosi mimetizzati tra cornicioni e tetti. 

    Sono orribili, ma benefattori. La loro missione è quella di sputare acqua sulle strade quando piove abbondantemente, evitando così l’umidità sui muri e, allo stesso tempo, spaventando gli spiriti maligni… 

    Foto di Cristiano Collina

    Stiamo parlando di “gargolas” (doccioni), canali di scolo, grondaie o grondaie decorate alle estremità con figure antropomorfe o zoomorfe. 

    La Orotava è uno dei paesi delle Canarie che ne conserva il maggior numero. 


    Sono vestigia del passato di grande interesse artistico ed etnografico. 

    Le più famose sono le dieci spettacolari gargolas in pietra della chiesa della Concepción (XVIII secolo), gioiello del barocco canario, scolpite dal maestro scalpellino di La Orotava Patricio García. 

    Ma una ricerca ha permesso di scoprire che, oltre a queste, il centro storico del paese conserva almeno sette gargolas in legno di quercia in case private. 

    La maggior parte delle case signorili di La Orotava dei secoli XVII, XVIII e XIX hanno grondaie o “botaaguas” in legno, ma sono pochissime quelle decorate con figure antropomorfe o zoomorfe. 

    Le sette esistenti presentano un’indubbia qualità artistica. Non a caso, la Villa vanta una tradizione molto antica di grandi artigiani ebanisti e falegnami.

    Il professore di Storia dell’America di La Orotava, Manuel González, ritiene che questi antichi doccioni in legno nelle case di La Orotava “siano un semplice elemento decorativo delle facciate, anche se sembra indubbia un’influenza americanista nel loro stile”.

    Le gargolas sono creature mostruose realizzate in pietra che adornano i tubi che raccolgono e espellono l’acqua piovana dai tetti e dalle coperture di molti edifici sacri, come le chiese e le cattedrali gotiche cattoliche in Europa. 

    Molti delle gargolas furono realizzate durante il Medioevo. 

    Tra le più famose al mondo ci sono quelli della cattedrale francese di Notre Dame, a Parigi. 

    Sono creature immaginarie spaventose e deformi, personaggi alati e feroci che incutono timore ai fedeli.

    Gli egizi, i greci e i romani utilizzavano già le gargolas nell’antichità con una funzione architettonica, come scarichi che impedivano ai tetti dei templi di allagarsi quando pioveva e di generare umidità. 

    Per questo hanno una forma allungata, per allontanare i getti d’acqua dalle pareti. 

    Ma questi elementi appariscenti avevano anche un’importante funzione evangelizzatrice: i mostri di pietra volevano mettere in guardia dai vizi umani, dall’immoralità e dalle conseguenze del peccato. 

    Rappresentano l’aspetto orribile del diavolo e del male.

    Il professore dell’Università della Laguna Fernando Gabriel Martín spiega nel suo libro Arquitectura doméstica canaria che “come i cornicioni, i doccioni o le grondaie, i gorgoni dirigevano l’acqua piovana in modo più ordinato rispetto a quelli presenti sulle facciate, nei cortili o sui balconi. 

    Ce ne sono di legno e di pietra. 

    Quelle costruite con questo materiale presentano forme fantastiche di tradizione gotica e altre a forma di bocca di cannone”. 

    Aggiunge che “questi doccioni, più frequenti nelle chiese, ricordano molto alcune forme plastiche preispaniche del Messico e, in particolare, delle culture totonaca e azteca. 

    La stessa somiglianza esiste nella chiesa della Concepción de La Orotava o in quella del Cristo de Tacoronte, e potrebbero appartenere a una possibile corrente di ritorno”.

    Martín precisa nel suo libro che più diffuse nelle Canarie, per la facilità di reperimento del materiale e per ragioni economiche, sono i doccioni in legno. 

    Nelle isole occidentali compaiono agli estremi delle facciate, molto sporgenti, e costituiscono la terminazione di una trave, a forma di canale aperto, che corre lungo tutta la larghezza della casa per raccogliere l’acqua dai fianchi del tetto. 

    Nei cortili sono posizionati agli angoli, terminando anche una trave che percorre i tetti. 

    Ce ne sono a forma di leone (Doctor Ingram, 6, Puerto de la Cruz); di felino (Viera, 14, La Orotava); di scimmia (casa Jiménez-Franchy, La Orotava); di cane (casa di Álvarez Rixo, a Puerto de la Cruz), o la più comune a forma di serpente con il labbro superiore sporgente, presente a Santa Cruz de Tenerife e a Icod. 

    Questo tipo di “gorgone” figurativa appare anche nei cortili, alcune con forma umana (casa Jiménez-Franchy), o di serpente (le eccellenti della Casa de la Aduana, Puerto de la Cruz).

    Il giornalista e ricercatore José Gregorio González sostiene che “le gargolas mostruose che pendono dai fregi della chiesa della Concepción de La Orotava danno un tocco malvagio a quelli che, a mio parere, dovrebbero essere monumenti alla speranza e alla gioia. 

    Nel Medioevo, un’epoca in cui la maggior parte dei cittadini non aveva accesso all’istruzione, le figure di esseri mitologici o immaginari delle gargolas venivano utilizzate per trasmettere alla gente un messaggio sensoriale”.

    Altri esperti “ritengono che fungano da talismani, scacciando i demoni. Evocano antichi idoli che, oltre a proteggere i luoghi, sembravano simboleggiare la fertilità”. 

    In ogni caso, il ricercatore di Tenerife collega queste figure mostruose anche ad altri elementi simbolici e misteriosi che la parrocchia di La Orotava nasconde al suo interno, alcuni dei quali potrebbero avere connessioni con la massoneria.

    Un altro mistero e un altro tesoro custoditi dalla storica Villa di La Orotava.

    Bina Bianchini

     

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