
Tra i magnifici sentieri del Teide c’è il percorso Telesforo Bravo, il più popolare, perché chi lo percorre riesce a salire sulla vetta del Teide.
Vale la pena superare la sua elevata difficoltà perché il premio è lungo il percorso grazie a ogni passo, che offre esperienze uniche.
Percorrendo il sentiero n. 10 del Parco Nazionale del Teide, ovvero il sentiero Telesforo Bravo, potrete ammirare:
Il canale di lava, che scende dal bordo stesso del cratere
Il Mirador del canale
La via di Telesforo Bravo: un sentiero a zig-zag che a volte ti porta fino al bordo interno del canale del pendio. Anche qui, in diversi punti, ci sono emanazioni e fumarole del Teide.
Inoltre, troverai anche alcune tonalità gialle nel paesaggio, frutto dei depositi di zolfo.
Il sentiero Telesforo Bravo conduce alla cima più alta della Spagna attraverso l’interno e il fianco di una colata lavica.
Sicuramente ti avranno già detto che questo sentiero, che culmina sul bordo del cratere del Teide, colpisce per il suo odore di zolfo emanato e per il sorprendente paesaggio che lo circonda.
Se stai pensando di salire sul cratere del Teide, saprai che l’accesso è limitato per motivi di conservazione e che è necessaria un’autorizzazione gratuita concessa da Parques Nacionales attraverso il suo sito web di prenotazione.
Informazioni tecniche sul percorso Telesforo Bravo
Lunghezza del sentiero: 614 metri
Dislivello in salita: 173 metri
Tipo di sentiero: lineare
Punto di partenza del percorso: La Rambleta a 3.555 metri
Punto di arrivo del sentiero: il picco del Teide a 3.718 metri
Durata del percorso: circa 40 minuti
Difficoltà del sentiero: alta
Tipo di accesso: con permesso concesso dalla Centrale di prenotazione dei Parchi Nazionali.
Poiché il sentiero per il cratere del Teide è molto difficile, è sconsigliato a persone con problemi cardiovascolari.
Allo stesso modo c’è una fantastica attività di media-bassa difficoltà ideale per tutta la famiglia: il percorso guidato al Mirador de Pico Viejo, dove potrai osservare a più di 3.500 metri di altitudine la fantastica vista che include 3 delle Isole Canarie nell’oceano e il cratere di Pico Viejo.
Tappa 1 del sentiero di Telesforo Bravo: Il canale di lava.
L’escursione inizia nel cuore di un canale di lava che scende dal bordo stesso del cratere del Teide.
Osserva la curiosa formazione di un tunnel aperto.
Noterai che gran parte della parete lavica è liscia.
Il motivo: il canale potrebbe essere stato riempito di lava con una certa fluidità in un dato momento.
Così, i flussi di emissione di magma sono arrivati a traboccare dai lati e si sono riversati strati di lava che hanno fatto crescere i bordi del canale.
Lungo il sentiero Telesforo Bravo si possono vedere alcuni tagli naturali che permettono di apprezzare perfettamente questo fenomeno di stratificazione.
Tappa 2 del sentiero per il cratere del Teide: il belvedere del canal
Saprai di essere al Mirador del canal perché questa tappa coincide con un pianerottolo subito dopo aver attraversato il canal per proseguire il sentiero verso la vetta del Teide.
A proposito, sapevi che prima dell’eruzione culminante del Teide esisteva un altro cratere lì vicino?
È l’antico cratere della Rambleta e lo potrai vedere a destra della stazione superiore della funivia.
Attenzione perché la salita al cratere da qui inizia a diventare più difficile e richiede una buona forma fisica.
Quindi prenditi il tuo tempo per goderti il panorama e le meraviglie geologiche del sentiero che porta al cratere del Teide.
Il sentiero che porta al cratere del Teide è ben segnalato.
Tappa 3 del sentiero Telesforo Bravo: via Telesforo Bravo
Il sentiero Telesforo Bravo qui procede a zigzag e si avvicina in diversi punti al bordo interno del canale di scarpata.
Presta attenzione perché da questo punto del sentiero vedrai di nuovo la sovrapposizione degli strati di lava.
La tua camminata sarà presto ricompensata, poiché da questo punto del sentiero si possono già vedere alcune emanazioni e depositi di fumarole del Teide.
E l’impressionante Pico Viejo! Questo canale si estende verso l’alto fino al bordo stesso del cratere.
Michele Zanin