I miei pazienti sanno che durante l’orrenda rissa fra bande rivali scatenata ad arte durante il covid, ho fatto le mie scelte come ognuno di noi, ma ho rifiutato qualsiasi forma di presa di posizione aggressiva o offensiva nei confronti di chi, in coscienza, ha fatto scelte che consideravo sbagliate.
Il libero arbitrio questo è, e chi difende il libero arbitrio, difende il dialogo e il confronto sempre e comunque.
Tuttavia, il tempo continua a darmi ragione.
Arrivano a ondate nel mio studio, pazienti con analisi del sangue sballate, con disturbi ormai riducibili a due o tre famiglie di patologie che sono letteralmente esplose dopo l’anno nero in cui siamo stati privati del dominio sul nostro stesso corpo.
Ho pensato allora di condividere con voi una serie di accorgimenti che possono aiutare l’organismo a fare i conti con la presenza del magico siero, questo indipendentemente dal fatto che l’abbiate accettato per convinzione o per necessità, che siate ancora convinti che fosse la cosa giusta o abbiate cambiato idea.
Vi sono alcuni prodotti naturali che ho sperimentato inizialmente su pazienti che hanno presentato sintomi molto gravi e poi via via su altri il cui quadro metabolico era inspiegabilmente sballato, infine, ho iniziato a suggerire un comportamento preventivo, che male non fa, e non aiuta solo a prevenire gli esiti sgraditi da vaccino.
Ho inoltre recentemente riscontrato, in svariati pazienti ex fumatori incalliti, una impressione, che tale resta in assenza di prove scientifiche, che effettuare una pulizia costante del sangue, abbia “cancellato la memoria di avere mai fumato”.
Riporto queste parole perché le ho sentite uguali più di una volta e, pur senza supporto di dati oggettivi, dal punto di vista medico, hanno pur sempre un senso.
Veniamo al dunque.
L’infiammazione sistemica che spesso riscontro nei soggetti vaccinati, emerge anche dopo molto tempo, quando lo stress o un abbassamento delle difese immunitarie, ne facilita l’insorgere.
Ovviamente, lavorare sulla causa dello stress e migliorare le difese immunitarie, è una ovvietà che non richiede il mio intervento e esula dal discorso particolare che affrontiamo.
Allo stesso modo, in caso di patologie specifiche come i cosiddetti turbotumori, la steatosi, le malattie cardiovascolari, l’herpes e le dermatiti atopiche che sono aumentati statisticamente in modo impressionante, il percorso terapeutico è specifico e mirato.
Parlando di mero stile di vita, vi sono alcune abitudini quotidiane che possono fare molto e a volte moltissimo per difenderci da sorprese indesiderate.
Assumete ogni giorno per non meno di un anno, ma non fa male considerarle un nuovo stabile alleato, la nattochinasi, la bromelina, la quercetina, il glutatione e la curcumina.
Si trovano in erboristeria e trovate letteratura quanta ne volete anche su internet per approfondire da soli, se volete.
La nattochinasi è un enzima derivato dalla fermentazione della soia e esistono ormai studi accreditati che dimostrano che è utile per dissolvere e quindi poter eliminare, la proteina spike.
Gli enzimi della Bromelina si estraggono dal gambo dell’ananas e, a parte le funzioni antinfiammatorie note da sempre, si è dimostrata utile nell’eliminazione specifica della proteina spike.
La quercetina è un flavonoide, ossia un antiossidante, considerato il più potente contro i radicali liberi.
Il glutatione è un disintossicante ma soprattutto interviene nei casi di stress ossidativo cellulare, in particolare, è essenziale per la “manutenzione” delle cellule epatiche nelle situazioni in cui l’accumulo di tossine ne riduca la funzionalità.
La curcumina, infine, è un potente antinfiammatorio, sicuramente utile al team sopradescritto per controbilanciare l’infiammazione sistemica, che è il cavallo di battaglia dei danni da proteina spike.
Favorevoli o sfavorevoli al vaccino, sani o insoddisfatti del vostro stato di salute, l’uso di queste sostanze naturali protratto con costanza per un tempo lungo, posso dirvi con cognizione di causa, che vi sorprenderà.
Dott. Alessandro Longobardi
