Settembre-ottobre e febbraio-marzo sono periodi di grandi maree primaverili e autunnali.
Tuttavia, il fenomeno di queste maree non è esclusivo di questi mesi.
Ci sono maree di tipo vivas ogni mese dell’anno e si verificano quando c’è la luna nuova o piena.
In questo caso, l’effetto della luna e del sole viene regolato ed entrambi si sommano, dando origine alle maree vivas.
Nei quarti crescenti o di luna calante, invece, l’effetto del sole si oppone a quello della luna e allora le maree sono più piccole, dette appunto maree calanti.
Ma perché le maree più grandi dell’anno si verificano a settembre-ottobre e a marzo?
In questi periodi l’effetto del sole è massimizzato dagli equinozi, che si verificano due volte l’anno (21 marzo e 21 settembre).
Gli equinozi sono i momenti dell’anno in cui la lunghezza del giorno (le ore di luce) è uguale alla lunghezza delle notti.
Le variazioni di marea nel livello del mare sono influenzate da diversi fattori.
La parte astronomica è quella fondamentale (circa il 95% della marea totale sulle nostre coste), che provoca la marea stessa ed è prevedibile con grande precisione a lungo termine (da un anno all’altro, o con diversi anni di anticipo, con un’imprecisione di pochi centimetri, 5 – 10 cm, in altezza e di pochi minuti, meno di 15′, nel tempo).
Si tratta di un processo di previsione simile, in qualche misura, a quello di sapere quando cambiano le stagioni o l’ora dell’alba e del tramonto in un determinato giorno dell’anno, basato sull’osservazione e sull’adattamento.
Dalla sola componente astronomica, è altrettanto probabile che le maree primaverili di marzo o di settembre siano le più forti dell’anno.
Tuttavia, sulle nostre coste lo strato superficiale del mare (parte superiore di 50-100 m) è più caldo a settembre (fine dell’estate) che a marzo (fine dell’inverno), il che rende i livelli di settembre generalmente più alti di qualche centimetro (4-8 cm) rispetto a quelli di marzo.
Il fattore meteorologico, invece, è meno preciso e può essere previsto solo a breve termine (meno di 7 giorni prima).
Questa parte meteorologica dipende dalle condizioni atmosferiche e del mare, cioè dalla direzione e dall’intensità del vento, dalla pressione atmosferica, dalla presenza di forti precipitazioni, dalle onde, ecc.
È quindi più difficile da prevedere, ma può aumentare seriamente i danni alla costa se la marea anomala coincide con il passaggio di una burrasca e di una forte tempesta.
La marea meteorologica è notevole in situazioni atmosferiche eccezionali come gli uragani, dove il calo della pressione atmosferica e del vento può causare un innalzamento del livello del mare di oltre 1 metro.
La luna, il sole e la terra svolgono un ruolo fondamentale nei fenomeni di marea.
Le maree di primavera si verificano quando questi astri sono più o meno in linea retta.
La luna è la protagonista principale del ciclo delle maree, mentre il sole svolge un ruolo secondario.
Gli astri si attraggono e l’intensità di questa forza fa sì che la superficie liquida dell’oceano si deformi in modo significativo e si muova attraverso gli oceani come un’onda.
Per esempio le coste dei Paesi Baschi registrano quasi cinque metri di marea primaverile.
Nonostante la costa cantabrica registri differenze di marea piuttosto pronunciate, ci sono coste in cui questa differenza è ancora maggiore.
Ad esempio, la Baia di Fundy, in Canada, ha la più grande differenza di livello di marea al mondo, con 20 metri.
A poca distanza si trova Mont Saint Michel, in Francia, dove la differenza può raggiungere i 15 metri.
L’intensità di questa attrazione tra gli astri dipende proporzionalmente dalla massa dei corpi e inversamente dal quadrato della distanza.
Poiché la luna è molto più vicina alla terra rispetto al sole, pur avendo una massa molto più piccola, l’effetto della luna sulle maree è circa il doppio di quello del sole.
In altre parole, della marea totale, due terzi sono dovuti alla luna e un terzo al sole.
Sulla costa atlantica spagnola, la marea è semi-diurna, cioè ci sono due alte maree e due basse maree durante ogni giorno, e ha un’ampiezza compresa tra i tre e i cinque metri circa.
In altri luoghi, le maree possono essere diurne, irregolari e miste.
Le tavole di marea hanno il compito di fornire informazioni sull’ora e l’altezza in cui si verificheranno l’alta e la bassa marea in ogni giorno dell’anno.
Queste tabelle, pubblicate ogni anno nella maggior parte delle città costiere, sono redatte sulla base delle misurazioni delle maree in ogni porto.
Si applicano principalmente agli usi portuali, all’entrata e all’uscita delle navi dai porti e ad altri usi ricreativi, come, ad esempio, la zona asciutta delle spiagge, la pesca o la raccolta di conchiglie.
Franco Leonardi