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    Lomo Morín, ecco come l’uomo ha creato un impianto di depurazione naturale nelle Isole Canarie

    La cascata naturale di Lomo Morín è stata creata artificialmente, ma i suoi effetti sul paesaggio sono benefici.

    Raramente si può dire che la mano dell’uomo contribuisca alla creazione di beni naturali.
    Purtroppo spesso accade il contrario, ma a volte ci sorprende.
    È il caso della cascata di Lomo Morín a Tenerife, dove l’acqua di irrigazione ha modificato il sistema idrogeologico, creando non solo un nuovo paesaggio, ma anche un’opportunità per gli agricoltori della zona (e ora anche per il turismo).
    Lo rivela un recente studio pubblicato su Anthropocene dalla direttrice dell’Istituto Geologico Minerario spagnolo (IGME), Ana María Alonso Zarza.
    Come afferma nello studio, grazie all’uso dell’irrigazione, un impianto naturale di trattamento delle acque, sono state create formazioni rocciose (tufi) e persino un bacino di CO2, che in condizioni naturali avrebbero richiesto secoli per formarsi, ma con questo sistema sono bastati 40 anni.
    Lomo Morín si trova nel villaggio di Tierra del Trigo, nel comune di Los Silos, nel nord di Tenerife.
    Come indica il nome, si tratta di una zona agricola, da cui l’importanza di questa cascata per il sistema di irrigazione.
    È anche particolarmente interessante per chi ama le escursioni, grazie alla sua altitudine, circa 500 metri sul livello del mare, e anche per le viste spettacolari.
    La cascata si raggiunge da Tierra del Trigo in direzione di Los Silos, con una passeggiata di circa 2,5 km.
    Seguendo il sentiero si arriva al Mirador El Tanque.
    Ricordate che il terreno è bagnato e scivoloso, quindi non dimenticate di indossare buone scarpe!
    Ma come è stato possibile?
    Invece di creare un’opera su larga scala, si è pensato che il modo migliore per sfruttare al meglio l’acqua (in questa zona scarsa) fosse quello di incanalarla, perché altri sistemi con tubi erano falliti a causa della calcificazione dei condotti.
    L’acqua che passa attraverso le gallerie e le rocce vulcaniche – ricche di anidride carbonica – viene portata su una collina dove si forma la cascata di Lomo Morín.
    Da allora, l’acqua della cascata ha iniziato a modificare il paesaggio che, come dice Ana María Alonso Zarza, è ora come una stampante 3D naturale.
    Ciò è dovuto al carbonato di calcio che modella la cascata, creando formazioni insolite e bellissime.
    Le rocce vulcaniche, l’acqua, la vegetazione, la CO2 e l’interazione umana hanno creato un paesaggio unico di cascate pietrificate che avrebbero dovuto crearsi migliaia di anni fa, aprendo una finestra di speranza per il recupero di altri paesaggi persi in Europa a causa dei cambiamenti climatici, dell’erosione o delle influenze della CO2.
    “La modificazione umana del sistema idrogeologico riportata in questo studio ha prodotto cambiamenti nelle condizioni geologiche ed ecologiche che hanno aumentato la biodiversità dell’isola”, afferma Ana Maria.
    Bina Bianchini

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