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    Tenerife e Gran Canaria aprono ospedali polifunzionali per curare i pazienti con malattie infettive

    I nuovi edifici, situati a Tenerife e Gran Canaria, sono dotati di letti di isolamento respiratorio e rafforzano la capacità assistenziale del sistema sanitario pubblico, visto l’aumento delle patologie infettive respiratorie.

    Il Ministero Regionale della Salute del Governo delle Isole Canarie ha inaugurato gli ospedali polifunzionali annessi all’Ospedale Universitario Nuestra Señora de Candelaria di Tenerife e all’Ospedale Juan Carlos I di Gran Canaria.

    Questi centri sono stati progettati per assistere pazienti con patologie infettive epidemiche o stagionali che richiedono il ricovero in isolamento respiratorio.

    Inoltre, saranno in grado di ricoverare anche pazienti con patologie croniche come l’insufficienza cardiaca, tra le altre.

    L’obiettivo principale del Servizio sanitario delle Canarie è che questi posti letto rafforzino l’assistenza ospedaliera e contribuiscano alla ripresa della normale attività sanitaria dopo gli effetti della pandemia sul sistema sanitario pubblico delle Canarie.

    Da lunedì 23 ottobre è in funzione il piano terra del nuovo edificio polifunzionale del complesso ospedaliero universitario Nuestra Señora de Candelaria, adiacente all’edificio di Traumatologia, che ha richiesto un investimento di 12.760.000 euro.

    Questa nuova struttura ospita il Day Hospital Polifunzionale, che è stato spostato dall’edificio di Traumatologia, consentendo di ampliare la sua capacità da 17 a 24 posti di cura e di fornire un’assistenza di qualità superiore sia ai pazienti che agli operatori sanitari.

    Inoltre, in quest’area sono stati aperti nuovi ambulatori per servizi quali Medicina Interna, Neurologia, Pneumologia, Chirurgia Toracica, Chirurgia Vascolare e Riproduzione Umana.

    L’occupazione graduale dei piani di degenza è prevista a partire dal 6 novembre.


    Il nuovo edificio si estende su 4.800 metri quadrati distribuiti su quattro piani: un piano terra, che ospita il day hospital, le aree di consultazione e di appuntamento; il primo finito, che ospita le stanze da 101 a 118, e il primo piano, che va da 201 a 209, oltre a un semi-interrato.

    Il nuovo edificio dispone di un totale di 76 posti letto, oltre a 12 posti letto di day hospital.

    In questa nuova sede lavoreranno circa cento operatori sanitari, tra cui personale trasferito da altre aree del complesso ospedaliero e nuove assunzioni.

    Inoltre, l’edificio dispone di un’area di isolamento specifica, progettata per affrontare qualsiasi tipo di malattia contagiosa, come il virus di Marburg (La malattia da virus di Marburg (MVD) è una malattia emorragica grave e altamente fatale, causata dal Marburg virus. appartenente al genere Marburgvirus della famiglia dei Filoviridae, la stessa famiglia di quello che causa la malattia da virus Ebola), o la tubercolosi.

    È stato effettuato un esercizio di simulazione che ha confermato che le strutture operano in condizioni ottimali per accogliere i casi sospetti.

    L’edificio comprende aree di consultazione e ricovero, oltre a zone progettate per l’isolamento in caso di necessità.

    Apertura di un nuovo edificio a Gran Canaria

    Il nuovo edificio annesso all’Ospedale Juan Carlos I è entrato in funzione, con l’apertura graduale di 55 dei 95 posti letto disponibili.

    La maggior parte di questi letti sono doppi, anche se sono stati resi disponibili anche alcuni letti singoli per situazioni particolari che richiedono l’isolamento.

    La costruzione di questa infrastruttura ha comportato un investimento di 14.500.000 euro.

    Questo centro è destinato alla cura dei pazienti di Gran Canaria che presentano patologie infettive epidemiche e che devono essere ricoverati in condizioni di isolamento respiratorio.

    Inoltre, saranno ricoverati pazienti con patologie croniche come l’insufficienza cardiaca e l’insufficienza renale cronica, tra le altre.

    Saranno assistiti anche i pazienti neurologici e quelli in fase di riabilitazione dopo fratture o interventi traumatici.

    L’edificio è dotato di nove sale di consultazione e di cinque uffici.

    Inoltre, ci sono aree per l’ammissione, la formazione, il lavoro medico e infermieristico, il laboratorio, la radiologia, il magazzino, la ristorazione e la manutenzione.

    Il team iniziale di questo ospedale polifunzionale dovrebbe comprendere un totale di 60 professionisti, tra cui medici, infermieri, fisioterapisti, assistenti e inservienti.

    L’edificio si estende su 5.155 metri quadrati distribuiti su quattro piani.

    La progettazione dell’infrastruttura ha tenuto conto della possibilità di suddividere lo spazio in diverse aree ospedaliere in base alle esigenze dei pazienti che necessitano di cure in un determinato momento, con l’obiettivo di fornire un approccio polivalente.

    Nell’ambito della sostenibilità, è importante notare che questi due ospedali rappresentano una pietra miliare nelle Isole Canarie, in quanto sono diventati i primi ospedali pubblici a installare impianti fotovoltaici sui tetti per l’autoconsumo di energia.

    Questa iniziativa è in linea con i criteri di sostenibilità promossi nell’ambito della Strategia Sanitaria Zero Emissioni Nette 2030 del Servizio Sanitario delle Isole Canarie (SCS).

    Questo risultato costituisce un precedente positivo e pone le basi per l’implementazione di impianti simili in futuri edifici pubblici.

    Bina Bianchini

     

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