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    La concentrazione di gas letali a Puerto Naos e La Bombilla è “in aumento”

    Il presidente facente funzioni del Cabildo di La Palma, Mariano Zapata, ha dichiarato che i dati dell’ultimo mese “non indicano che possiamo essere ottimisti”.

    Foto di Cristiano Collina

    Il Comitato consultivo del Piano di emergenza dell’isola di La Palma (Peinpal) ha deciso oggi, lunedì, nella sua 67ª sessione, di mantenere la chiusura dei quartieri di Puerto Naos e La Bombilla a causa della concentrazione di gas letali di anidride carbonica (CO2).

    Il presidente facente funzioni del Cabildo de La Palma, Mariano Zapata, ha indicato che i dati dell’ultimo mese “non indicano che possiamo essere ottimisti” e ha aggiunto che se ci fosse un qualche tipo di tendenza “sarebbe verso l’alto” perché “c’è una concentrazione crescente di gas”.

    La sessione del Peinpal ha affrontato anche la situazione dei sensori interni, installati dall’Istituto Geografico Nazionale (IGN) e dall’Istituto Vulcanologico delle Canarie (Involcan), che continuano a “dare problemi e guasti” nella zona di Los Lajones, motivo per cui verranno sostituiti e si spera che dalla prossima settimana sia possibile accedere normalmente alla zona, ha detto Mariano Zapata.

    Ha inoltre segnalato che si stanno facendo progressi nell’asfaltatura della strada tra La Laguna e Las Norias e che cinque piantagioni di banane situate ai margini delle colate laviche e i cui proprietari hanno presentato i relativi studi sulla temperatura sono state ritirate dal decreto sulle zone di esclusione, in modo che “continuiamo a fare passi avanti”.

    Infine, il presidente del Cabildo ha riferito che un totale di 106 persone sono ancora alloggiate negli alberghi, di cui dieci famiglie sono già state assegnate dall’ICAVI e lasceranno gli alberghi nelle prossime settimane per poterli occupare.

    Marco Bortolan

     

     


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