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    Un poster orotavense al 100% anuncia le feste di giugno

    Sembra un miracolo, confessa il sindaco Linares all’inaugurazione e presentazione del poster e programma festivo del Corpus Domini, non ho ricevuto nessuna voce contraria al poster della festa, né una voce che non l’abbia capito.

     

    Approvazione unanime per il soggetto scelto ad illustrare la festa regina del nord di Tenerife: il Corpus Domini de La Orotava.

    Un manifesto, quello di quest’anno, che lascia poco spazio all’interpretazione, è chiaro evidente parla da sé perché racchiude l’essenza della città i colori e la trama del vestito folkloristico tradizionale.

    I due santi, Isidro in attesa di diventare patrono della città, Maria Auxiliadora celebrati tra maggio e giugno, il Corpus Domini centrale e i fiori, tanti e coloratissimi.

    Un richiamo alla sartoria tradizionale con la trama che sembra stoffa, un omaggio ai sarti che già da settimane ricamano e confezionano il” traje de mago”.

    Il programma è composto da circa 120 atti, a grandi linee ce ne parla l’assessore alle feste e turismo Alexis Pacheco.

    Si svolgeranno nei 30 giorni che passano dalla festa di San Isidro al Corpus Domini e danno poi il testimone alla romeria de La Orotava domenica 18 Giugno, passando da concorsi di vino, esposizione di auto storiche, elezioni di miss, musica della parranda canaria, sport con esibizioni di yoga e Tai-Chi, presentazione libri, seminario sulla colombofilia, visite ai musei aperti della città, il programma religioso che segue le celebrazioni della Pentecoste scandita nelle varie chiese della cittadina, maratona fotografica giunta alla sua 30esima edizione, saggi di danza, la lettura del “pregon” a cura di Agapito de Cruz Franco, docente e scrittore molto attivo e partecipativo della comunità de La Orotava, la alfombra inaugurata, degustazione di vini e la festa per la celebrazione dell’agricoltura e pastorizia, con le processioni religiose e benedizioni relative.

    Il programma è consultabile nel web nel sito del comune.


    Il mese di giugno si concentra sull’elezione delle reginette del Corpus Domini ed in questo mese l’alfombra e l’infiorata acquisiscono più importanza fino al giorno 15, giovedì con la celebrazione del Corpus.

    Sempre il 15 a partire dalle 10:30 nel Liceo Taoro si svolgerà il 39º concorso di vino, con 14 cantine iscritte, che sempre particolare attenzione riserva ai vitigni autoctoni anche a quelli non sufficientemente noti.

    Per non perdere l’aria di feste si passa direttamente al Gran ballo dei Maghi e alla festa canaria dove è obbligatorio partecipare con il vestito tradizionale.

    Tante le esposizioni fino al 30 giugno  e tanti tornei sportivi a cui assistere o partecipare.

    È vero che puntualmente ogni anno ci ritroviamo a dover descrivere la stessa festa, ma è pur vero che la dedizione che il popolo canario ha per le proprie tradizioni rende sempre affascinante come se fosse la prima volta, assistere ad un solo evento previsto in quest’arco di feste.

    L’ingranaggio di tutti gli eventi, previsti prevedibili e sempre ripetitivi, richiedono però ogni anno impegno per organizzarli.

    Sindaco Linares

    Adeguamenti con le innovazioni a supporto delle feste, i carretti ad esempio evoluti ma sempre nella tradizione, quest’anno saranno 75, il confezionamento dell’infiorata con la raccolta dei fiori, la preparazione della sabbia per il tappeto nel piazzale comunale e le cene nelle strade paesane, tutte queste cose sono eventi che richiedono l’organizzazione al minimo dettaglio.

    Un grosso e sostanziale impegno di spesa da parte del Comune per la realizzazione dell’intero programma ma anche un ritorno economico calcolato intorno a 6 milioni di euro, data l’ultima festa dell’anno scorso che ha visto una partecipazione stimata a 25 mila persone nel solo giorno del Corpus.

    Non possiamo far a meno di segnalare il coinvolgimento delle associazioni che lavorano un anno intero per festeggiare la sacralità e la mondanità del tempo canario così come la passione e la dedizione che danno dignità a un folklore locale che in altre zone del mondo è invece perduto.

    Giovanna Lenti

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