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    La tassa verde mette in allarme gli imprenditori del turismo

    I datori di lavoro del settore nelle Isole Canarie escludono la possibilità di un calo del turismo dovuto all’uso degli aerei e ritengono che sarebbe colpito solo se venisse applicata questa tassa.

    Nel corso della storia, il turismo è cambiato e le Isole Canarie sono un territorio che si è gradualmente adattato alle esigenze del viaggiatore grazie al fatto che è il principale motore economico delle isole.

    Nonostante la crescente tendenza al turismo sostenibile, l’arrivo dei visitatori in aereo continua a crescere e gli imprenditori del settore turistico sperano che l’arcipelago possa essere esentato dalla tassa verde sul carburante.

    Inoltre, insistono sul loro impegno per l’utilizzo di energie rinnovabili e biocarburanti per gli aerei.

    Negli ultimi giorni, il settore imprenditoriale delle Canarie ha espresso la propria opposizione all’imposizione di questa tassa alle Isole Canarie.

    José María Mañaricúa, presidente della Federazione degli Imprenditori Turistici e Alberghieri di Las Palmas (FEHT), spiega che se le tasse sui viaggi aerei vengono applicate consecutivamente, come la tassa sulle emissioni che entrerà in vigore nel gennaio 2024 e successivamente la tassa sul carburante, la conseguenza sarà che i viaggi aerei diventeranno più costosi, permettendo solo a chi “ha un maggiore potere d’acquisto” di utilizzarli.

    Il presidente afferma inoltre che ciò avrebbe gravi ripercussioni su destinazioni come le Isole Canarie, che possono essere raggiunte solo in aereo.

    Non è la stessa cosa andare da Madrid a Barcellona che alle Canarie, non si può tassare un viaggio quando non ci sono alternative”.

    Anche David Fuentes, presidente della Federazione degli imprenditori di La Palma (Fedepalma), ritiene che la tassa aumenterebbe i costi e ridurrebbe la competitività con altre destinazioni come la Tunisia o il Marocco, incidendo sull’economia dell’isola.


    Come altre associazioni di datori di lavoro, Fuentes ritiene che, in quanto regione ultraperiferica, non debba essere posta allo stesso livello di altre regioni, poiché “non ci sono alternative di ingresso”.

    Da parte sua, Juan Pablo González Cruz, direttore di Ashotel, ha dichiarato che l’esenzione dalla tassa verde ci allontanerebbe dal continente europeo.

    Il Ministro del Turismo del Governo delle Canarie, Yaiza Castilla, ha annunciato questo venerdì di aver chiesto allo Stato di difendere l’arcipelago davanti all’Unione Europea per essere esentato dalle tasse che le compagnie aeree dovranno pagare per le emissioni dei voli a partire dal 2024.

    “Le Isole Canarie sono un esempio da seguire per il turismo sostenibile”.

    Oltre a concordare sul fatto che la mancata esenzione delle Canarie dalla tassa verde danneggerebbe l’arrivo del turismo, i datori di lavoro concordano sul fatto che le Isole sono un territorio che sta percorrendo la strada della sostenibilità.

    Insiste inoltre sul fatto che sono già in corso investimenti pubblico-privati per ridurre l’impronta di carbonio.

    Da parte sua, il direttore di Ashotel assicura che le Isole Canarie non sono una destinazione sostenibile perché c’è una tassa verde, ma perché “stiamo facendo uno sforzo per renderla sostenibile riducendo la nostra impronta di carbonio, l’impatto che l’industria turistica genera sulla società”.

    Bina Bianchini

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