Le Isole Canarie sono state la quinta regione spagnola con il maggior numero di vendite di nuda proprietà nel 2022
Nel corso del 2022 sono state formalizzate in Spagna 1.657 vendite in nuda proprietà, il 23,7% in più rispetto al 2021, secondo i dati di MAS VIDA e dell’Annuario dei Conservatori.
Si tratta di una formula che consente agli over 65 di vendere la propria residenza primaria in cambio di un pagamento unico o di una rendita, mantenendo il diritto di continuare a utilizzare l’immobile per tutta la vita.
Nelle Isole Canarie sono state effettuate 132 transazioni di nuda proprietà, l’8% del totale nazionale, il che colloca la regione come la quinta comunità spagnola, con una crescita del 51,7% rispetto al 2021.
La Comunità di Valencia è stata la regione con il maggior numero di transazioni di questo tipo lo scorso anno: 379, pari al 22,9% del totale nazionale.
Seguono Madrid, con 293 (17,7%); l’Andalusia, con 287 vendite (17,1%); la Catalogna, con 157 (9,5%) e le Isole Canarie.
Queste cifre sono ancora molto basse rispetto a quelle di questo tipo di transazioni in altri Paesi, dove la tradizione di liquidare il patrimonio immobiliare al momento del pensionamento è più diffusa.
Infatti, molte di queste operazioni sono effettuate da stranieri residenti in Spagna con case sulla costa.
Nel primo semestre del 2022, le compravendite di case straniere sono cresciute del 52% rispetto all’anno precedente.
Per Julián Franco, Managing Partner di MAS VIDA, questo tipo di transazione continuerà a crescere fortemente anche quest’anno: “gli over 65 hanno un problema nel nostro Paese: con una pensione media di 1.367 euro e un’inflazione galoppante, non riescono a far fronte alle spese.
Tuttavia, la maggior parte di queste persone possiede un patrimonio immobiliare che può liquidare senza perdere l’uso o la proprietà della propria casa”.
Secondo i dati di MAS VIDA, chi vende un appartamento di proprietà può ottenere tra il 50% e l’85% del valore stimato della propria casa, a seconda dell’età, che è compresa tra i 65 e i 95 anni.
Una persona di 70 anni potrebbe ricevere il 70% del valore della propria casa, mentre riceverebbe l’84% se avesse 95 anni.
Un’altra opzione per integrare il reddito da pensione senza perdere la proprietà o l’uso della casa è quella di richiedere un’ipoteca inversa: secondo i dati del Consiglio Generale del Notariato, nel 2022 sono state richieste più del doppio delle ipoteche inverse rispetto al 2021, anche se le cifre sono ancora basse perché non raggiungono il mezzo migliaio all’anno.
Per Julián Franco, sia le vendite della nuda proprietà che i mutui inversi conosceranno una crescita esponenziale e, infatti, sempre più istituti finanziari entreranno in questo mercato: “si tratta di una formula molto interessante per gli investitori, che possono accedere a beni con forti sconti, e per i proprietari, che possono ottenere un reddito aggiuntivo che, inoltre, non è tassato a condizione che l’immobile interessato sia la residenza abituale del venditore”.
Il reverse mortgage è un prestito speciale per gli over 65 che consente loro di ottenere liquidità utilizzando la propria casa come garanzia.
Si tratta di un prodotto che consente di convertire l’abitazione in una sorta di piano pensionistico, permettendo di continuare a godere della casa senza pagare le tasse su questo reddito.
A differenza della vendita in nuda proprietà, nel caso dell’ipoteca inversa la proprietà rimane al proprietario e i suoi eredi possono vendere la casa e cancellare il debito con la banca fino a un anno dopo la morte del proprietario.
In Spagna ci sono attualmente poco più di 9 milioni di pensionati (4,6 milioni di uomini e 4,4 milioni di donne) e secondo i dati dell’INE l’85% degli over 65 possiede una casa.
Ma molte di queste persone sono “ricche di mattoni ma povere di reddito”.
Bina Bianchini
