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    Volare in un parco naturale senza autorizzazione

    Volare in un parco naturale senza autorizzazione
    Foto di Cristiano Collina

    In diverse occasioni abbiamo commentato che conoscere o meno le norme (o dire che non si riesce a trovarle) non esime dall’osservarle.

    Un turista ignorando le norme del parco, ha deciso di utilizzare il suo drone nel Parco Nazionale del Teide per registrare diversi video con immagini aeree e pubblicarli successivamente su un portale digitale.

    In particolare, questa persona è stata denunciata dagli agenti della pattuglia Seprona della Guardia Civil di Puerto de la Cruz (Tenerife), per aver commesso un possibile illecito amministrativo per aver utilizzato un drone in una zona di divieto di volo senza autorizzazione, senza avere le licenze e l’assicurazione necessarie per il suo utilizzo nel Teide, nonché per non avere una targa di identificazione; la segnalazione è stata inviata all’Agenzia statale per la sicurezza aerea (AESA) e all’Amministrazione del Parco Nazionale.

    Tra le presunte violazioni che potrebbero essere state commesse ci sono quelle dell’articolo 50 della Legge per l’approvazione di misure urgenti per la crescita, la competitività e l’efficienza, per la presunta mancanza di autorizzazione al sorvolo di una no-fly zone e per la mancanza, da parte dell’operatore del drone, di una licenza per l’uso di tale dispositivo, di un’assicurazione di responsabilità civile e della targa di identificazione del dispositivo.

    Passiamo in rassegna i requisiti minimi da tenere in considerazione se si vuole pilotare un drone.

    Tutti gli utenti devono registrarsi come operatori presso la sede elettronica di AESA.

    Per pilotare un drone è necessario avere un minimo di formazione accreditata a seconda della categoria operativa in cui si opera.

    L’età minima per ottenere un certificato o per far volare i droni è di 16 anni, a meno che un minore non sia accompagnato da un adulto.

    Alcuni corsi di formazione saranno erogati direttamente online dall’AESA, mentre altri saranno erogati attraverso le accademie o gli operatori, come avveniva con i regolamenti precedenti.


    Ci sono corsi di formazione che si possono fare da soli e gratuitamente.

    I certificati saranno rilasciati da AESA per ogni livello superato.

    I certificati dovranno essere rinnovati ogni 5 anni e sarà sufficiente esibirli digitalmente quando richiesto.

    I certificati saranno intestati all’operatore, con il suo numero di registrazione e saranno validi in tutti i Paesi europei.

    I piloti attualmente in possesso di un certificato Basic o Advanced saranno convalidati in base alle nuove norme, ma dovranno completare un corso di transizione.

    Livelli di formazione

    Il livello 0 è il più elementare e il meno rischioso, quindi è quello che richiede meno formazione quando si tratta di pilotare un drone, il che significa che i droni di questa sottocategoria sotto i 250 grammi sono i più permissivi e flessibili ai sensi delle nuove norme.

    I REQUISITI della formazione sono:

    Familiarità con il manuale d’uso del produttore.

    Non è richiesto alcun certificato teorico o pratico.

    La registrazione come operatore UAS è obbligatoria.

    FORMAZIONE DI LIVELLO 1 con i regolamenti europei

    Il livello 1, insieme al livello 0, è incentrato sull’uso ricreativo dei droni, in quanto si tratta di operazioni con meno rischi, ma il lavoro professionale può essere perfettamente svolto con questa qualifica e in questa categoria, in quanto la nuova normativa non distingue tra uso ricreativo e professionale dei droni. (droni sotto i 900 gr)

    I REQUISITI della formazione sono:

    Familiarità con il manuale d’uso del produttore.

    Formazione teorica obbligatoria ed esame ONLINE.

    Informazioni rilevanti sulla formazione:

    La formazione sarà fornita da AESA online sul suo sito web.

    La formazione è gratuita.

    La teoria consisterà in 9 argomenti e l’esame in 40 domande.

    Se si supera l’esame, si ottiene il certificato di Livello 1, Sub A1 e A3.

    Il certificato è valido per 5 anni in tutta Europa.

    FORMAZIONE DI LIVELLO 2 con i regolamenti europei

    Il livello 2 continua a regolamentare la categoria aperta, ma con droni più pesanti che, pur non potendo avvicinarsi alle persone, comportano un rischio maggiore e richiedono quindi una formazione più completa con un esame di persona. (droni sotto i 4 kg)

    Questo livello 2 o questo tipo di formazione sarebbe la precedente abilitazione di pilota di droni disciplinata dal R.D. 1036/2017.

    I REQUISITI della formazione sono:

    Familiarità con il manuale d’uso del produttore.

    Completamento con successo della formazione di livello 1 e dell’esame online.

    Eseguire un’autopratica in modalità dichiarativa e nella sottocategoria A3 scenario, cioè fuori dalle aree abitate, residenziali, industriali, ricreative… ecc.

    Questa formazione può essere supervisionata da un operatore o da un ente di formazione.

    Sostenere e superare un test di conoscenza teorica.

    Anche se all’inizio questi esami dovevano essere diretti, l’AESA ha deciso di renderli online per facilitare l’intero processo nei primi mesi, anche se alla fine potrebbero essere diretti.

    Informazioni rilevanti sulla formazione:

    L’AESA fornirà il materiale di orientamento e la formazione può essere svolta autonomamente o attraverso corsi forniti da organizzazioni di formazione.

    Nel caso degli esami in loco di AESA, la frequenza non è ancora nota, ma è probabile che ci saranno un paio di esami all’anno, raggruppati per aree geografiche. Da definire.

    Prima di sostenere l’esame in loco, sarà necessario presentare un documento di dichiarazione di auto-pratica.

    La teoria consisterà in 3 argomenti e l’esame in 30 domande.

    Se si supera l’esame, si ottiene il certificato di sottocategoria A2.

    Il certificato è valido per 5 anni in tutta Europa.

    LIVELLO 3 di FORMAZIONE con i Regolamenti Europei

    Questa fase della formazione è cumulativa e, a seconda dei livelli superati (livello 1, livello 2), si dovrà continuare con una formazione o un’altra nel livello 3.

    Problemi di formazione di livello 3:

    CATEGORIA SPECIFICA nella dichiarazione e negli scenari standard stabiliti (STS).

    Informazioni rilevanti sulla formazione:

    L’AESA fornirà il materiale di orientamento, ma dovrete seguire la formazione teorica attraverso corsi forniti da organizzazioni di formazione riconosciute.

    L’esame sarà effettuato da AESA in persona o da enti di formazione riconosciuti da AESA.

    L’esame e la formazione variano a seconda che abbiate già superato il Livello 1 o il Livello 2.

    Se provenite dal livello 1, l’esame consisterà in 8 materie e in 40 domande.

    Se invece provenite dal livello 2, il test sarà composto da 5 materie e 30 domande.

    Se si supera l’esame, si ottiene un certificato di teoria nella categoria specifica.

    Il certificato è valido per 5 anni in tutta Europa.

    Le pratiche specifiche della categoria per i diversi scenari standard saranno fornite da enti riconosciuti dall’AESA o da operatori UAS conformi all’appendice 3 del regolamento.

    LIVELLO 4 di FORMAZIONE con il Regolamento Europeo

    Il più specifico di tutti e incentrato sulle competenze.

    I REQUISITI della formazione sono:

    Formazione teorica e pratica indipendente.

    Formazione basata sui concetti operativi (ConOPs).

    Basato sulle competenze.

    I soggetti sono proposti nella domanda di autorizzazione.

    Informazioni rilevanti sulla formazione:

    Da condurre da parte dell’operatore con un ente designato.

    Il livello di garanzia che questa formazione deve fornire dipende dal livello di rischio residuo dell’operazione una volta eseguita la valutazione della sicurezza con la metodologia SORA.

    Istruttori e valutatori devono essere stati esaminati dall’EASA.

    Alberto Moroni

     

     

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