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    A “Casa Italia” il focus sugli italiani residenti in Spagna

    ROMA – Alla trasmissione di Rai Italia “Casa Italia” si è parlato della comunità italiana in Spagna.

    Una collettività che è in continua crescita: 261.909 gli italiani residenti nel Paese (quindi regolarmente iscritti all’Aire), con un aumento di 16.949 presenze in un solo anno: si tratta per lo più di giovani in cerca di opportunità lavorative e di esperienze di vita in una società aperta e multiculturale.

    Un altro aspetto che caratterizza la Spagna è avere due città come Madrid e Barcellona che sono considerate tra le ‘smart cities’ più vivibili e attrattive al mondo.

    Interessante però è anche il fenomeno dei pensionati italiani che scelgono la Spagna come meta per godersi l’età del pensionamento, in questo caso dirigendosi soprattutto alle Baleari e alle Canarie.

    Nel corso del programma televisivo si è fatto il punto con Riccardo Guariglia (Ambasciatore d’Italia a Madrid), Steven Forti (professore di Storia Contemporanea alla Universitat Autònoma di Barcellona) e Anna Tilche (art director e giovane expat).

    L’Ambasciatore ha sottolineato come i dati Aire siano in realtà parziali perché non tutti i cittadini italiani vi si iscrivono.

    Dai dati in possesso delle autorità spagnole, risulterebbero quasi 350mila italiani residenti con un tasso di crescita che si aggira intorno al 6% annuo.

    “In Spagna ci sono molte opportunità di lavoro e ci sono anche molti studenti Erasmus che decidono di rimanere qui. C’è poi chi viene dall’America Latina avendo il passaporto italiano”, spiega Guariglia precisando come a volte, date le situazioni di instabilità nei loro Paesi d’origine, questi connazionali latinoamericani con doppio passaporto scelgano di trasferirsi in Spagna, aiutati anche dalla lingua.

    “Barcellona e Madrid, in quest’ordine, sono le città con più italiani residenti; vi sono poi molti connazionali nella costa mediterranea in città come Valencia, Malaga e Alicante e ce ne sono tantissimi anche nelle Canarie dove i residenti italiani sono circa 37mila” (solo quelli ufficiali), aggiunge l’Ambasciatore ricordando la recente apertura di un vice consolato di ruolo ad Arona, nell’isola di Tenerife.


    Sull’interscambio tra i due Paesi, Guariglia evidenzia come “l’Italia esporti in Spagna più di quanto non lo faccia in Russia e Cina messe insieme: la bilancia commerciale tra Italia e Spagna supera i 50miliardi di euro”.

    L’Ambasciatore si è anche soffermato sull’ultimo grande investimento fatto dall’Italia in ambito ferroviario con Trenitalia.

    “Abbiamo venti Frecciarossa operativi sulle rotaie spagnole”, aggiunge Guariglia che infine invita a visitare al Museo del Prado una mostra sul Rinascimento con un focus particolare sulla città di Napoli.

    Nel suo intervento il professor Forti ha rimarcato la vicinanza culturale tra i due Paesi evidenziando anche la particolare attrattiva sviluppata dalla Spagna che, dagli anni ’90, ha iniziato a vantare una buona stampa, un buon tenore di vita e un certo benessere economico.

    Forti ricorda che nel 2006 si dibatteva sul pil della Spagna domandandosi se fosse avvenuto il sorpasso all’Italia.

    In ogni caso era già un Paese molto diverso da quello uscito dalla dittatura alla metà degli anni ’70.

    “Parliamo di una società molto aperta che ha fatto passi in avanti nell’ultimo ventennio anche sui diritti civili, come il matrimonio omosessuale”, precisa Forti parlando poi delle possibilità lavorative soprattutto in settori come turismo e ristorazione.

    Forti conduce da tempo anche un programma in lingua italiana chiamato ‘Lo Zibaldone’.

    L’art director Tilche ha invece sottolineato la libertà di pensiero e la vivacità che si respirano in Spagna.

    (Inform)

     

     

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