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    Legge sul benessere degli animali: un grande flop!

    I veterinari chiedono al Parlamento di bloccare in extremis la legge sul benessere degli animali: “Può solo portare a errori”.

    Il Consiglio Generale delle Associazioni Veterinarie di Spagna ha inviato una lettera ai gruppi parlamentari del Congresso dei Deputati per fermare l’elaborazione urgente della Legge per la Protezione, il Benessere e i Diritti degli Animali, “che viene quasi definitivamente portata in Parlamento senza raggiungere il consenso essenziale per una legge di questa importanza”.

    La lettera, firmata dal presidente del Consiglio Generale, Luis Alberto Calvo Sáez, ricorda che una legge sulla protezione degli animali è essenziale, “ma non è questa quella di cui abbiamo bisogno”, e si rammarica che la maggior parte delle accuse presentate dai veterinari, “che nascono dalla conoscenza della realtà del settore e della scienza”, non siano state prese in considerazione.

    Il massimo organo rappresentativo dei 34.000 veterinari iscritti all’albo è anche preoccupato per le “situazioni problematiche” che potrebbero sorgere con l’entrata in vigore di questa normativa, “che potrebbero essere difficili da risolvere o la cui applicazione potrebbe generare situazioni indesiderate, come abbiamo visto con altre normative vigenti”.

    I veterinari lamentano di essere stati esclusi dalla stesura di questa legge, nonostante il fatto che grazie alla loro “formazione tecnico-scientifica siamo specialisti della salute e del benessere degli animali”, e le carenze con cui è stata approvata, in aspetti come la formazione alla proprietà responsabile, l’eutanasia e la mancanza di fondi.

    Per esempio, si rammarica “della gestione dell’eutanasia da parte della legge”.

    “L’impossibilità per il proprietario o per il veterinario di decidere l’applicazione di una morte dignitosa per i nostri compagni animali nei casi in cui esistano cure per le loro patologie o misure palliative, ma non vi si possa accedere per motivi economici, ci lascia con le mani legate per l’applicazione dei criteri del veterinario.

    Queste situazioni possono portare alla sopravvivenza degli animali in situazioni vicine al maltrattamento.


    “Vi chiediamo un’ultima e profonda riflessione che vi porti a fermare una procedura d’urgenza che può portare solo a errori che nessuno vuole, soprattutto noi veterinari, i professionisti più coinvolti nel nostro lavoro quotidiano con il benessere degli animali”.

    La lettera è stata indirizzata anche al ministro Ione Belarra, il cui dipartimento è responsabile della Direzione generale per i diritti degli animali che sta promuovendo la nuova legislazione, al presidente del Congresso, Meritxell Batet, e al presidente del Comitato per i diritti sociali, Joan Ruiz.

    Ugo Marchiotto

     

     

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