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    Finca España e El Gramal avranno presto parchi per cani

    I lavori per costruire questi due spazi canini in lotti che occupano un totale di 3.300 metri quadrati sono già iniziati.

    La città di La Laguna ha iniziato la costruzione di due parchi per cani, uno a Finca de España e un altro vicino all’urbanizzazione di El Gramal.

    Con queste azioni “si risponde alla domanda di quartiere per più aree ricreative per gli animali domestici”, spiega il sindaco, Luis Yeray Gutierrez, che ricorda che la creazione di tali spazi era “uno degli impegni del gruppo di governo comunale”.

    Il governo lagunare ha scelto due lotti per un totale di 3.300 metri quadrati.

    Il più grande è quello di Finca Spagna, circa 2.300 metri quadrati e situato accanto al parco Roberto Torres del Castillo, che ha anche iniziato la ristrutturazione del parco giochi.

    Quello dell’urbanizzazione di El Gramal raggiunge 1.000 metri quadrati e confina con il barranco di Los Andenes e la strada Barranco las Peras.

    Il lavoro consisterà principalmente in lavori di pulizia, dato che, come dice Josimar Hernández, assessore ai servizi municipali, il terreno ha “un’immagine deteriorata” ed è necessario effettuare lavori di pulizia e condizionamento prima di trasformarlo in un parco per cani.

    Le superfici saranno riordinate, gli spazi saranno recintati e saranno installati recinti di controllo degli accessi per “garantire la sicurezza degli animali domestici”.


    Oltre alla creazione di questi due parchi, che saranno pronti a breve, anche il parco Salud Alto sarà migliorato.

    Anche se quest’area ricreativa esisteva già, l’assessore ai servizi municipali ha detto che è stato fatto un lavoro per migliorare e preservare lo stato in cui si trovava il luogo a causa del passare del tempo.

    Josimar Hernandez ha sottolineato che l’importanza di queste opere non sta tanto nell’investimento – 17.474 euro per Finca España e 23.241 euro per El Gramal – ma “nei benefici che comportano per i cani, avendo spazi in cui muoversi in sicurezza”.

    Ugo Marchiotto

     

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