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    Alcune “schifezzuole” sulla cucina italiana all’estero

    I falsi piatti tipici della cucina italiana all’estero, alcuni dei quali sono veramente orrendi!

    1. Pepperoni pizza

    Famosissima all’estero, la pizza con la salsiccia chiamata Pepperoni, nella penisola in realtà non esiste. Al massimo c’è la pizza con i peperoni, ma per avere la salsiccia da noi bisogna chiederla in aggiunta!

    2. Fettuccine Alfredo

    Ecco un altro piatto celebre all’estero, ma quasi sconosciuto qui in patria: le fettuccine Alfredo. Condite con burro e parmigiano, fuori dall’Italia passano per un primo piatto tipico.

    3. Il ketchup sulla pasta

    Ok, è sempre una salsa di colore rosso, ma il ketchup non ha nulla a che vedere con la salsa di pomodoro. Non c’è nemmeno bisogno di spendere altre parole, i veri amanti della passata capiranno.

    4. Il riso o la pasta come contorno


    Quando si è in viaggio fuori dal Belpaese a volte capita di trovare un piatto con vari ingredienti accompagnati da una porzione di pasta o di riso come contorno. In Italia la pasta e il riso non sono mai un contorno, ma sono sempre serviti come primo piatto. Qualsiasi altra fantasiosa commistione non fa parte della nostra gastronomia tradizionale!

    5. La pasta con il pollo

    Sui bizzarri condimenti della pasta all’estero si potrebbe scrivere un libro. Tra questi c’è il pollo. Nelle nostre ricette non si è mai vista la pasta condita con pollo e piselli come se fosse un’insalata, eppure fuori dai nostri confini se ne vedono di tutti i colori!

    Un’ultima curiosità sulla moka

    Vi sarà magari capitato che qualche amico dopo un pranzo insieme si proponga di lavare i piatti e si accinga ad aprire e insaponare la moka appena usata. Ma è risaputo che la caffettiera non si lava! Per preservare il più possibile il gusto del caffè è bene sciacquare tutti i componenti della moka solo ed esclusivamente con l’acqua.

    Per poi non parlare della panna su molte paste (carbonara, grigia etc etc), per non pensare alle verdure insapori e con poca varietà che si trovano all’estero, per non immaginare i vini senz’alcool (che ci vorrebbero propinare) e il pane precotto dai supermercati che arriva da chissà dove!

     

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