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    L’inflazione costerà alle famiglie canarie 2.300 euro all’anno in più

    L’estremo aumento dei prezzi, che sono cresciuti del 9,8% nel mese di marzo secondo i dati rilasciati, sta tagliando la capacità di spesa delle famiglie delle Isole Canarie, che si sentono sempre più impoverite.

    I salari sono aumentati a malapena del 2% (secondo gli ultimi dati di febbraio 2022) mentre i prezzi di cibo, vestiti, elettricità e carburante, per citarne alcuni, non hanno smesso di aumentare spingendo le famiglie al limite.

    Secondo i dati gestiti dal sindacato CCOO Canarias, l’inflazione accumulata fino ad oggi comporterà un aumento dei costi per le famiglie di 2.343 euro quest’anno.

    L’ufficio tecnico ha estratto questi dati dopo aver verificato che le famiglie delle Canarie destinano il 65% della loro spesa totale all’alloggio, al trasporto e al cibo e alle bevande analcoliche, che sono i tre gruppi più inflazionati nelle isole con aumenti del 22,3%, 11,4% e 6,1%, rispettivamente, secondo l’Indagine sui bilanci familiari dell’INE (Istituto Nazionale di Statistica).

    In cifre assolute, la voce che ogni famiglia isolana spende per questi prodotti ammonta a 14.311 euro, per cui con l’inflazione aumenterà di 2.300 euro all’anno.

    Il CCOO ritiene che questo costo extra causerà un calo del consumo interno delle isole, come già si comincia a sentire.

    “Ci saranno famiglie che non saranno in grado di coprire questa maggiore spesa, quindi dovranno ridurre il consumo, rendendo evidente la perdita di potere d’acquisto e l’impoverimento della nostra società”, ha detto l’ufficio tecnico.

    Aumenti in cifre:


    – Alloggi: Il costo medio per una famiglia è di 7.378 euro all’anno. L’inflazione lo ha aumentato di 1.645 euro.

    – Cibo: Le famiglie delle Isole Canarie hanno speso una media di 4.334 euro nel 2021. Questo è aumentato di 264 euro.

    – Trasporti: Il costo medio per famiglia l’anno scorso era di 2.598 euro. Ora saranno quasi 300 euro in più.

    Le prospettive per i prossimi mesi “non sono rosee” secondo il sindacato, che prevede che il CPI potrebbe superare il 10%.

    Hanno anche evidenziato le differenze di prezzo tra le isole, con la frutta fresca che ha la maggiore differenza, essendo la più cara a Lanzarote fino al 22% rispetto a Tenerife e Gran Canaria.

    Seguono le bevande analcoliche, le verdure fresche, il pane e i latticini con una differenza di più del 15%, e El Hierro è l’isola con i prezzi più alti.

    Cristiano Collina

     

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