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    Dieci anni di lotta contro la coda di gatto a Buenavista del Norte

    Questa specie di erbaccia esotica invasiva è sotto controllo grazie alle 3.000 persone che hanno partecipato alle continue azioni di volontariato organizzate dal Comune.

    Il programma di volontariato che si è occupato di tenere sotto controllo la coda di gatto (rabo de gato) nel comune ha recentemente completato un decennio di lavoro ininterrotto.

    La proposta, iniziata nell’ottobre 2011, e organizzata dal Comune di Buenavista del Norte con la collaborazione dell’Associazione Abeque e del Parco Rurale di Teno, è riuscita a ridurre l’affetto di questa specie esotica invasiva in gran parte del territorio del comune.

    Circa 3.000 persone hanno partecipato alle azioni di volontariato.

    Molti di loro appartenevano a diversi gruppi come club di escursionismo, associazioni di alpinismo o arrampicata, gruppi di boy scout e la fondamentale collaborazione dei gruppi di salto dei pastori delle Canarie, grazie ai quali è stato possibile accedere a punti di accesso difficili e impossibili da raggiungere a piedi.

    Degna di nota è anche la partecipazione di cittadini normali.

    L’assessore all’ambiente, Esteban Lorenzo, sottolinea che “viviamo su un gioiello della natura che dobbiamo coccolare e imparare a curare, e per questo è essenziale ridurre al minimo i pericoli che lo minacciano”.

    Lorenzo è grato per il coinvolgimento di organizzazioni e volontari e assicura che l’intenzione del Comune “è di continuare a sostenere questa campagna e rafforzare le misure e le azioni volte alla conservazione dell’ambiente naturale, una risorsa fondamentale per il futuro e la nostra sopravvivenza sul pianeta”.


    La proposta di controllare la coda di gatto è stata avviata in risposta alla preoccupazione di un gruppo di vicini per l’impatto che questa specie invasiva ed estremamente pericolosa stava avendo, soprattutto negli ecosistemi vulnerabili del Parco Rurale di Teno, dove stava spostando la flora nativa e trasformando pericolosamente lo stato naturale.

    Durante tutto questo tempo, una o due squadre sono state convocate ogni mese, stabilendo aree di azione in cui i volontari effettuano controlli ogni quattro mesi.

    In queste zone, mentre si progredisce nell’eliminazione delle piante mature, si controllano anche le zone già lavorate per eliminare le nuove piantine che spuntano.

    In questo modo, il tasso di schiusa della specie viene ridotto con successo.

    Ciascuna delle organizzazioni che rendono possibile questo progetto svolge funzioni specifiche.

    Il Comune, come istituzione organizzatrice, si occupa di gestire i permessi, i pagamenti delle assicurazioni, l’elaborazione e il pagamento dei trasporti e la gestione del registro dei volontari.

    Il Parco Rurale di Teno coordina le aree di azione e monitora l’evoluzione dei risultati della campagna, fornendo anche i materiali di lavoro.

    L’Associazione Abeque si occupa di fare le chiamate, incanalare i volontari, supervisionare le diverse attività e promuovere la consapevolezza ambientale.

    Marco Bortolan

     

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