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    L’albero del drago di Icod aspira a diventare l’albero più bello della Spagna.

    Una residente del comune presenta la candidatura dell’arbusto millenario che è finora al terzo posto con 3.400 voti e incoraggia i canari a sostenerlo.

    Un giorno, per caso, Elena Fuentes Salazar, residente a Icod de los Vinos, sentì alla televisione che un albero spagnolo, in particolare il leccio millenario di Lecina, nella provincia di Huesca, era stato scelto come albero europeo dell’anno, e non esitò a prendere l’iniziativa e a presentare la domanda per nominare l’albero millenario del drago, poiché pensava che avesse la possibilità di vincere questa distinzione.

    Lo fece senza considerare le conseguenze e arrivò a pensare, dopo un po’, che la domanda era stata dimenticata in un cassetto fino a quando quindici giorni fa fu informata che l’imponente arbusto, uno dei simboli più emblematici e visitati delle isole Canarie, era stato selezionato dall’organizzazione Foreste senza frontiere e aspirava a diventare uno dei dieci alberi più belli della Spagna.

    In caso di successo, era in viaggio verso l’Europa per seguire le stesse orme della Carrasca de Lecina.

    Si è affrettata a informare il municipio, attuale proprietario dell’albero, per raccogliere tutte le informazioni necessarie, poiché la votazione doveva iniziare il 21 ottobre, e il sindaco non ha esitato a dargli il suo pieno appoggio.

    Tra i dieci rivali del Drago Milenario c’è un altro albero delle Canarie, il Pino Esrengado, di Arico.

    A loro si aggiungono il Moral de las Tormentas, de La Sequera De Haza (Burgos);

    il Carballo del Bosque del Banquete de Conxo (Santiago de Compostela);


    la Sabina de Blancas.

    Comarca del Jiloca (Teruel), Roble de Los Manaderos, Piedralaves (Ávila);

    la Encina de Los Perros.

    Aldea de El Álamo-El Madroño (Siviglia);

    la Olma de Nuevo Baztan, (Madrid);

    la Encina Milenaria de Rute, (Córdoba);

    el Tejo de Aranga, Cabrales (Asturie) e El moral de Villoviado (Burgos).

    Finora, El Drago ha 3.400 voti ed è al terzo posto, ma ha una differenza significativa con il primo e il secondo candidato.

    Per questo motivo, Elena vi incoraggia a sostenere la candidatura sul link https://arboleuropeo.es/votaciones-arbol-del-ano-en-espana-2022/#top.

    Il periodo di voto termina il 21 novembre e il vincitore sarà annunciato il 27 novembre.

    Vincere significherebbe competere a livello europeo con altri 15 paesi e partecipare a mostre al Parlamento europeo a Bruxelles.

    La Dracaena draco, il suo nome scientifico, è stata dichiarata monumento nazionale il 23 febbraio 1917.

    È alta 18 metri, ha una circonferenza di 20 metri e più di 1000 anni di storia.

    “Non è solo l’albero, ma quello che rappresenta”, dice Elena, che ricorda che per molti secoli tutti i tipi di veicoli sono passati sotto i suoi rami perché c’era una strada ed è ancora in piedi.

    Per questo motivo, nell’aprile 2017 l’allora senatrice e consigliera del PP nel Concistoro Isabel Garcia ha presentato una proposta nella Camera Alta per avanzare la risoluzione della domanda all’Unesco e difendere la candidatura dell’albero del drago come patrimonio mondiale.

     

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