Trasportatori e agricoltori si uniscono per promuovere e produrre combustibili alternativi al petrolio
Una nuova piattaforma nazionale riunisce 16 associazioni, tra cui le Canarie Fedeport e Asaga.
Le aziende uniscono i progetti per attrarre fondi UE.
Gli operatori del trasporto, dell’agricoltura e dei carburanti stanno promuovendo una piattaforma per promuovere la produzione e l’uso di carburanti sostenibili fatti da materie prime alternative al petrolio.
La piattaforma è composta da 16 associazioni che rappresentano più di 319.000 aziende di tutti i tipi, dalle grandi multinazionali alle micro-PMI e ai lavoratori autonomi.
Tra loro ci sono due organizzazioni dell’arcipelago, la Federazione delle Imprese Portuali delle Canarie (Fedeport) e l’Associazione degli agricoltori e allevatori delle Canarie (Asaga-Asaja).
Questa iniziativa rientra nelle nuove politiche europee per promuovere le energie rinnovabili e la decarbonizzazione dell’economia, con cui Bruxelles assegnerà nei prossimi anni una parte sostanziale dei fondi di recupero per la crisi di Covid e il bilancio comunitario 2021-2027.
Il primo vicepresidente di Fedeport, José Juan Socas, spiega che non si tratta solo di applicare le normative europee, ma anche le politiche ambientali che mirano all’evoluzione dei porti nei prossimi anni, perché le linee guida dell’UE vanno anche in quella direzione, per Socas è forse la scommessa più importante nei porti a medio e lungo termine. E’ una necessità e un obbligo per le aziende che lavorano nell’area portuale.
“È una necessità di evolvere ma, allo stesso tempo, un obbligo dovuto alla normativa europea che tutti dobbiamo rispettare, è un progresso sia a livello dei porti che per il resto dell’attività economica”, aggiunge Socas.
La piattaforma ritiene che gli eco-carburanti possano dare un importante contributo alla riduzione delle emissioni, al mantenimento della competitività e dell’occupazione nei settori in essa rappresentati, oltre al fatto che oggi sono l’unica alternativa per settori difficili da elettrificare come l’aviazione o le macchine agricole.
Pertanto, questo gruppo di operatori comprende, tra gli altri, l’Associazione delle compagnie aeree (ALA), l’Associazione degli spedizionieri spagnoli (Anave), l’Associazione del trasporto stradale internazionale (Astic) o la Confederazione spagnola del trasporto merci (CETM) insieme all’Associazione spagnola degli operatori di prodotti petroliferi (AOP), la Confederazione spagnola dei datori di lavoro delle stazioni di servizio, l’Associazione delle aziende di energia rinnovabile e la Confederazione spagnola della pesca, tra le altre.
Il consiglio di amministrazione di Fedeport ha approvato all’unanimità di aderire alla piattaforma e Asaga Canarias come parte di Asaja a livello nazionale.
Il presidente di Asaga Canarias, Ángela Delgado, assicura che “tutti i settori devono fare uno sforzo per l’ambiente, quindi benvenute sono tutte quelle linee che aiutano a decarbonizzare e avere i certificati di gestione di CO2 di cui avremo bisogno per rispettare gli eco-schemi e quindi essere in grado di accedere agli aiuti europei per il settore agricolo.
E’ una svolta verso l’economia circolare con l’obiettivo di gestire i nostri rifiuti per produrre metano e altri gas che sono utilizzabili dall’economia”.
Il rappresentante del settore agricolo ritiene che “stiamo diventando tutti consapevoli del danno che stiamo facendo all’ambiente, è un effetto che dovrebbe gradualmente permeare la società e in tutti i settori, ognuno dalla sua area di lavoro deve cercare di trovare come le cose possono essere fatte in modo più sostenibile”.
“La piattaforma apre modi per aggiungere progetti” aggiunge Delgado.
Asaga Canarias ha già presentato due progetti da finanziare con fondi europei.
Uno di questi consiste nella trasformazione dei rifiuti di bestiame in fertilizzanti e concimi per gli agricoltori, separando i rifiuti solidi del bestiame.
Un altro progetto è l’implementazione di pannelli fotovoltaici nelle fattorie per risparmiare il consumo di energia.
Ci sono anche contatti con un gruppo svizzero per trasformare i rifiuti generati dagli allevatori in fertilizzante e questo prodotto verrebbe messo in vendita, oltre al gas verrebbe utilizzato dagli stessi trasportatori.
Redazione