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    Eruzioni, lava e cenere: curiosità sui vulcani

    Più dell’80% della superficie terrestre, sia sopra che sotto il livello del mare, è di origine vulcanica.

    La lava è la roccia fusa di un vulcano che raggiunge la superficie terrestre.

    La roccia liquida sotto la superficie terrestre è conosciuta come magma.

    Più del 50% dei vulcani attivi del mondo sopra il livello del mare circondano l’Oceano Pacifico, formando l'”Anello di Fuoco”, conosciuto anche come Pacific Ring of Fire.

    Si estende dalla Nuova Zelanda alla costa del Sud America.

    Nel 2010, l’eruzione di un vulcano in Islanda ha interrotto i viaggi aerei in Europa per diversi giorni.

    L’eruzione ha espulso una nuvola di cenere a 9.144 metri di altezza.

    L’International Air Transport Association ha stimato che l’industria del trasporto aereo ha perso 1,7 miliardi di dollari di entrate a causa dell’interruzione.


    Nel 2018, due grandi eruzioni si sono verificate in aree popolate.

    Il vulcano Kilauea alle Hawaii ha eruttato per tre mesi spargendo lava per centinaia di metri in aria e distruggendo circa 700 case.

    È stata riportata una morte.

    In Guatemala, il vulcano Fuego ha eruttato e ucciso almeno 165 persone.

    I due vulcani hanno eruttato in modi diversi.

    La lava che si muove lentamente è stata la forza distruttiva alle Hawaii, mentre il vulcano del Guatemala ha scatenato un mix letale di cenere, rocce e gas vulcanici.

    Secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) ci sono state più di 600 eruzioni vulcaniche significative in tutto il mondo tra il 1800 e il 2020.

    I vulcani sono generalmente classificati in quattro tipi principali:

    Coni di cenere: sono il tipo più semplice di vulcani.

    Sono colline, spesso ripide e formate da un accumulo di lava congelata intorno a una bocchetta. Quando un cono di cenere erutta, il terreno trema mentre il magma sale.

    Poi, una potente esplosione vomita lava, cenere e gas nell’aria.

    Esempi: Paricutin in Messico, Sunset Crater in Arizona.

    I vulcani compositi o stratovulcani sono vulcani simmetrici, a forma di cono, con un sistema di condotti attraverso i quali il magma scorre verso la superficie.

    Possono elevarsi oltre i 2,5 chilometri dall’ambiente circostante.

    Esempi: Il nostro Teide, Mount St. Helens, Mount Fuji, Mount Shasta, Mount Cotopaxi, Mount Hood e Mount Rainier.

    Cupola di lava: queste cupole sono piccole masse di lava che si accumulano intorno e sopra la bocca del vulcano.

    Le cupole di lava si trovano comunemente all’interno di crateri o sui fianchi di grandi vulcani compositi.

    Esempio: Monte Pelee.

    Vulcani a scudo: si formano quando la lava si raffredda e forma una cupola leggermente inclinata. La catena delle isole Hawaii è stata creata da vulcani a scudo oceanico.

    Esempi: Mauna Loa e Kilauea alle Hawaii.

    Indice di esplosività vulcanica (VEI):

    L’indice di esplosività vulcanica (VEI), che misura l’esplosività relativa delle eruzioni vulcaniche, è stato progettato nel 1982.

    Su una scala da 0 a 8, ogni numero rappresenta un aumento di dieci volte della potenza esplosiva.

    Il VEI utilizza diversi fattori per determinare un numero, tra cui il volume del materiale eruttato, l’altezza della nube eruttiva e la durata in ore.

    Eruzioni maggiori: VEI livello 4 e superiore.

    Fonti: NOAA Significant Volcanic Eruption Database e Smithsonian Volcano Database.

    Nota: le date elencate coprono il giorno di massima attività esplosiva.

    6 maggio 1902 – Soufrière St. Vincent sull’isola di Saint Vincent erutta, provocando circa 1.680 morti. (VEI 4)

    8 maggio 1902 – Pelée in Martinica erutta, uccidendo circa 28.000 persone. (VEI 4)

    24 ottobre 1902 – Santa Maria in Guatemala erutta, lasciando circa 2.500 morti. (VEI 6)

    6 giugno 1912 – Il vulcano Novarupta erutta in Alaska, uccidendo due persone.

    È la più grande eruzione vulcanica del XX secolo. (VEI 6)

    20 gennaio 1913 – Colima in Messico erutta.

    Il bilancio delle vittime è sconosciuto. (VEI 5)

    19 maggio 1919 – Il Kelut in Indonesia erutta, lasciando 5.110 morti. (VEI 4)

    21 gennaio 1951 – Il monte Lamington in Papua, Nuova Guinea, erutta, uccidendo quasi 3.000 persone. (VEI 4)

    17 marzo 1963 – Agung in Indonesia erutta, uccidendo più di 1.000 persone. (VEI 5)

    29 marzo 1982 – El Chichon in Messico erutta, causando 1.879 morti. (VEI 5)

    18 maggio 1980 – Il monte St. Helens a Washington erutta, uccidendo 57 persone. (VEI 5)

    15 giugno 1991 – Il Pinatubo nelle Filippine erutta, uccidendo circa 350 persone. (VEI 6)

    26 ottobre 2010 – Merapi in Indonesia erutta, causando 386 morti. (VEI 4)

    Bina Bianchini

     

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