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    Con la fine dello stato di emergenza e quindi delle restrizioni alla mobilità, negli ultimi mesi sono aumentati gli incidenti stradali

    La Spagna è vicina ai livelli pre-pandemici: in poco più della prima metà dell’anno, un totale di 559 persone sono morte in incidenti stradali, solo l’8,4% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019.

    Questa piccola accelerazione era tra i timori delle autorità, consapevoli che la continua chiusura delle comunità e l’impossibilità di percorrere lunghe distanze avrebbero portato a una certa rilassatezza, mancanza di prudenza ed eccessi nei mesi di apertura.

    Per le Canarie, tuttavia, è stato diverso.

    Le chiusure sono state decretate in funzione dell’insularità delle isole, in modo che la circolazione dei veicoli non ha subito quasi nessuna restrizione.

    Le misure di limitazione della mobilità hanno avuto un impatto minore nelle isole che nel resto delle regioni autonome, e questo spiega perché è il settore del trasporto pubblico nelle isole che sta recuperando più velocemente i livelli di passeggeri prima della primavera del 2020.

    Quindi le strade sono state usate, in termini generali, più o meno allo stesso modo.

    In attesa che la Direzione Generale del Traffico (DGT) pubblichi i microdati del 2020, abbiamo analizzato le cifre degli anni precedenti, dal 2016 (anno in cui si comincia a pubblicare il chilometro esatto in cui avviene l’incidente) al 2019 per scoprire quali sono i punti stradali più soggetti a incidenti nell’arcipelago.

    È a Tenerife, nel tratto dal chilometro 5 al 9 della TF-5, che si è verificato il maggior numero di incidenti automobilistici con vittime, in totale 192.


    Questo particolare percorso passa attraverso diverse enclavi molto trafficate dell’isola di Tenerife: l’Ospedale Universitario delle Canarie (HUC), il Padiglione Sportivo Santiago Martin e il campus Guajara dell’Università di La Laguna (ULL).

    È l’autostrada del Nord di Tenerife, che porta la più alta densità di traffico di tutte le isole Canarie.

    Fatto curioso: ci sono tratti con più di 100.000 auto al giorno e appena due corsie per direzione.

    Se guardiamo i dati delle collisioni totali per strada, ce n’è uno che supera il TF-5 e il GC-1.

    La TF-1, l’autostrada del sud di Tenerife, ha causato 1.000 incidenti tra il 2016 e il 2019.

    In altre parole: praticamente due giorni su tre c’è una collisione tra veicoli con vittime su questa autostrada.

    È anche la strada con il maggior numero di incidenti mortali segnalati: 20.

    Del numero totale di incidenti mortali nelle isole Canarie (280), il 7,14% è stato registrato sulla TF-1.

    È seguito nella tabella dal TF-5 (750 incidenti e 12 morti) e dal GC-1 (612 e 11).

    Le sezioni di queste tre autostrade appaiono nella lista dei punti più pericolosi per l’alcol e la droga sulle strade spagnole, secondo il rapporto RiskMent finanziato dalla DGT.

    Questo lavoro, che EL PAÍS ha riportato l’anno scorso, è opera del centro di ricerca Crímina para el Estudio y Prevención de la Delincuencia, presso l’Università Miguel Hernández (Elche).

    Utilizza i sistemi d’informazione geografica (GIS) per identificare le variabili spaziali e temporali (luoghi di svago vicini, lunghezza del tratto…) legate al rischio di incidenti legati al consumo di alcol o droga.

    Le isole Canarie sono una delle comunità con il maggior numero di aree classificate come “molto pericolose”.

    Su un totale di 14.928 incidenti stradali registrati nelle isole Canarie tra il 2016 e il 2019, 6.583 si sono verificati sull’isola di Tenerife, il 44,1%.

    Redazione

     

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