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    Alla ricerca del giusto mezzo per combattere il buio

    Nulla è più pericoloso che rinunciare al rispetto e al dialogo.

    Pertanto, pur valorando dati che possono favorire una frangia di opinione piuttosto che un’altra, si rispetterà sempre la linea di demarcazione che ammette la divergenza.

    Di base, infatti, mentre si fa una gran cagnara sul combattimento fra San Giorgio e un draghetto che si vede solo al microscopio, si tira a nascondere il vero braccio di ferro che ridisegnerà il futuro: il combattimento fra un Draghi molto molto grande e ogni forma di divergenza dal blocco granitico del pensiero imposto.

    Ricordate la canzone “in fila per tre” di Edoardo Bennato?

    “…è il primo giorno però domani ti abituerai ti sembrerà una cosa normale… fare la fila per tre risponder solo di sì e comportarti da persona civile… UE!”

    Chissà cosa pensa Bennato quando vede nella sua esclamazione partenopea le iniziali dell’Unione Europea che firma, con un cinismo e una violenza inimmaginabili, il binomio su cui intende poggiare tutto il suo discorso sull’umanità: Obbedienza = Civiltà.

    Ma la civiltà non è nata dall’obbedienza, e accettare un’equazione così misera e riduttiva è tornare indietro alla Santa Inquisizione.

    Veramente vogliamo questo?


    Vogliamo odiare chi pensa?

    Chi sceglie?

    Chi immagina?

    Chi sperimenta?

    Chi va controcorrente rispetto alle indicazioni del potere costituito?

    Chi dubita e pretende di capire, prima di annuire?

    Nel passato, le persone che odieremo sarebbero Galileo, Newton, Marconi, Gutenberg, Lincoln, Fermi, Tesla…

    Se non avessero dato scandalo, se non avessero osato sperimentare e credere, la ruota sarebbe quadrata, le mele cadrebbero per magia, la terra sarebbe piatta, i neri sarebbero schiavi, i libri si scriverebbero con pennino e inchiostro, sarebbero appannaggio di abati e principi e noi…

    Vivremo al buio.

    Il buio dell’intransigenza, l’odio per chi incrina la pozzanghera dell’ubbidienza cieca, la salvezza nella rinuncia al libero arbitrio, sono i veri argomenti che ci devono preoccupare e portare a riflettere.

    Il COVID, con tutto il suo carico di pericolosità e di dolore è solo un capro espiatorio.

    Quando il danno alla luce interiore di una umanità intera sarà compiuto, qualche imbecille incravattato, ignorante e ben pagato, darà la colpa di tutto al virus.

    Claudia Maria Sini

     

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