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    Puerto de la Cruz lancia un’applicazione per affrontare situazioni di violenza di genere   

    Il Comune di Puerto de la Cruz, attraverso il Dipartimento di Uguaglianza e il Centro Municipale per le Donne, ha lanciato un’applicazione informatica (VI2GEN) volta a facilitare la richiesta di informazioni e la cura delle situazioni di violenza di genere nel comune.

    Questa iniziativa è finanziata con i fondi del trasferimento del Patto di Stato contro la violenza di genere per il 2020.

    Come dimostrano le cifre ufficiali, la violenza di genere è una piaga sociale che richiede misure efficaci di prevenzione e cura delle vittime per sradicarla, e in questo senso, è essenziale fornire risorse con gli strumenti e i meccanismi necessari per migliorare l’assistenza alle vittime e stabilire canali di denuncia per i cittadini.

    “Dal Consiglio comunale abbiamo ritenuto necessario avere uno strumento digitale specifico per stabilire un canale di comunicazione diretto per servire la popolazione sia le vittime e le loro famiglie, e qualsiasi cittadino o cittadina, per richiedere informazioni e consigli ai professionisti del centro comunale per le donne”, ha detto il sindaco Marco Gonzalez. 

    Durante i mesi dello stato di allarme, è stato possibile verificare la necessità di questo tipo di risorsa, in quanto permette di raggiungere tutta la popolazione in modo digitale, facilitando l’accesso al servizio a tutti e rendendolo più accessibile ai giovani e alle donne con disabilità uditiva e/o mobilità ridotta.

    L’applicazione permette alle vittime di richiedere aiuto in modo sicuro e silenzioso attraverso un sistema che non lascia traccia sul telefono cellulare o sul computer, e che permette di connettersi con i professionisti del servizio solo attraverso la scansione di un codice QR.

    Questo tipo di strumento contribuirà anche a realizzare la registrazione digitale dei dati delle donne assistite nel Centro Municipale per le Donne, con le necessarie garanzie legali, allegare la documentazione relativa al loro caso, la cronologia degli interventi, ecc, sistematizzando l’informazione per potervi accedere più velocemente, estrarre statistiche, e proteggere adeguatamente i dati personali delle vittime.

    “L’applicazione permetterà anche la prova precostituita nel caso in cui le vittime desiderino denunciare e rifletterà l’intervento multidisciplinare e il coordinamento con altre risorse”, ha aggiunto la consigliera di parità Carolina Rodriguez.


    Stabilisce un canale di comunicazione a disposizione della popolazione tutti i giorni dell’anno e durante le ventiquattro ore che permette di lasciare messaggi con fissazione della cronologia esatta del suo invio (non è un servizio di attenzione 24 ore, ma un canale di comunicazione diretta e confidenziale che registra automaticamente di forma affidabile ogni consultazione, messaggio, o file inviato e che permetterà di fare consultazioni per questa via, di chiedere appuntamento presenziale o di mantenere il contatto diretto con i professionisti specializzati tutte le volte che sia necessario).

    Inoltre, va notato che avere questo tipo di strumento permette di garantire il mantenimento dei servizi di assistenza alle vittime in situazioni future derivanti da allarmi sanitari simili a quelli che si sono verificati nell’ultimo anno, permettendo un contatto diretto con le vittime e il pubblico in questo tipo di situazione.

    Parallelamente al lancio di questa applicazione, la campagna di sensibilizzazione e informazione per far conoscere la risorsa, sotto lo slogan “L’amore non fa male” va in strada. Usa il codice. Chiedi aiuto. 

    Questa campagna di diffusione per far conoscere lo strumento è di per sé un elemento di sensibilizzazione rivolto a tutta la popolazione in relazione alla violenza maschile.

     

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