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    Lo zucchero: invitato d’onore durante le feste

    Perché lo zucchero è nemico dello smalto?

    Tutti sanno almeno per sentito dire che lo zucchero fa male, ma quanti sono in grado di spiegare il perché?

    PRIMA FASE: IL CAVO ORALE.

    I batteri che “abitano “ il cavo orale sono esseri viventi a tutti gli effetti.

    Si nutrono dei residui alimentari e, come noi, vanno matti per gli  zuccheri.

    In realtà ciò che danneggia lo smalto è l’acido lattico che deriva dalla lavorazione degli zuccheri operata dai batteri.

    Pertanto, non solo gli zuccheri liberi (Glucosio, Fruttosio, Galattosio, Saccarosio, Lattosio, Maltosio, Trealosio)  meritano la nostra attenzione, ma anche i cibi che li contengono.

    Dovremmo abbinare a un consumo molto limitato l’impegno a lavare immediatamente i denti perché l’altro fattore oltre alla quantità è il TEMPO.


    Più i residui alimentari restano in bocca, più tempo hanno i batteri per fare il loro lavoro di demolizione e trasformazione chimica degli stessi.

    GLI ZUCCHERI AMICI

    Si tratta di zuccheri inattaccabili dai batteri che non possono quindi essere trasformati in acidi dannosi per lo smalto. Parliamo degli zuccheri alcolici, lo XILITOLO e l’ERITRITOLO soprattutto.

    Se da un lato il gusto è quasi lo stesso, il contenuto calorico è molto più basso di quello degli zuccheri liberi e  parliamo di un contenuto calorico fino a venti volte inferiore, circostanza questa che li rende assolutamente consigliabili per la prevenzione e /o il controllo, di obesità, diabete, malattie cardiovascolari.

    Fra tutti è da evitare lo zucchero bianco raffinato, infatti è trattato con carbone animale e infine estratto di catrame per ottenere la grana fine e il colore bianco.

    GLI ZUCCHERI ALCOLICI costituiscono un’opzione importante in quanto hanno un gusto simile agli zuccheri-liberi, ma contenuti calorici di molto inferiori, che aiutano a contenere l’aumento di peso corporeo.

    Le calorie liberate dal Saccarosio sono venti volte superiori a quelle dell’Eritritolo e circa il doppio di quelle dello Xilitolo.

    SECONDA FASE: LA DIGESTIONE

    Lo zucchero naturale contiene vitamine e minerali che vanno perduti durante la fase di raffinazione.

    Il problema è che senza di essi non possono essere digeriti, pertanto in fase di digestione l’organismo si va a prendere ciò che gli serve dove può trovarlo: nei tessuti e nelle ossa.

    Inoltre l’assunzione di zucchero bianco inibisce la capacità fagocitaria dei globuli Bianchi per 5/7 ore dopo l’ingestione.

    Ancora, essendo quasi immediata l’assimilazione degli zuccheri, specie se raffinati,  crea una serie di sbalzi a catena che hanno riflessi sull’umore ma soprattutto sulla salute.

    La catena funziona così:

    Lo zucchero solleva di botto la glicemia, il pancreas reagisce producendo insulina che abbassa di botto il tasso glicemico del sangue; il passaggio da euforia a abbattimento che si accompagna a questo sballottamento improvviso dei livelli di zucchero nell’organismo porta l’organismo a tamponare la situazione di stress secernendo ormoni per portare la glicemia a livelli ottimali, tra questi ormoni c’è l’adrenalina, l’ormone della paura e dell’aggressività.

    TERZA FASE: LE DINAMICHE PSICOLOGICHE E COMPORTAMENTALI

    Lo stress metabolico collegato all’assunzione specie se esagerata di zuccheri, ha un ruolo essenziale nel forgiare l’attitudine alla dipendenza psicologica dalla assunzione di specifiche sostanze .

    Ha spesso origine nell’infanzia e, nel corso del tempo, predispone a variazioni sul tema quali la dipendenza da alcol, caffè, tabacco.

    Dott. Alessandro Longobardi

     

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