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    Riaperto il Barranco del Infierno dal 1 novembre

    Il Barranco del Infierno, che prende il nome dalla sua caratteristica orografia, è un’Area Naturale Protetta che, insieme ad altri calanchi e rocce della zona, costituisce la Riserva Naturale Speciale del Barranco del Infierno.

    Il percorso di questo sentiero inizia a 350 m sul livello del mare, nel comune di Adeje, in un luogo che costituisce un balcone naturale con una magnifica vista sul paesaggio meridionale dell’isola.

    Questa escursione durerà circa tre ore e mezza, tra andata e ritorno, e il percorso totale sarà di circa 6.500 metri.

    Con una difficoltà medio-bassa, è consigliabile avere calzature adatte al percorso per terreni scivolosi e sassosi.

    Partiremo dalla parte più alta della Calle de los Molinos, seguendo il vecchio sentiero pastorale, passeremo attraverso una serie di punti attrezzati come punti panoramici, alcuni alveari e un vecchio mulino, e man mano che avanzeremo cammineremo già lungo il letto del burrone, che si restringe verso l’interno e le sue pareti verticali sembrano chiudersi sul camminatore.

    Il percorso varia molto in altitudine, il che condiziona le precipitazioni e le temperature che variano man mano che si sale in altezza.

    Lo stesso accade con la vegetazione.


    Nella zona centrale troviamo biancospini, dragos, gelsomini selvatici e persino alcune palme.

    Nelle zone più alte troviamo foreste di pini il cui elemento principale è il pino delle Canarie che coesiste con alcuni cespugli come la ginestra, sempre sopra i 600 metri sul livello del mare.

    La Riserva ospita anche una fauna molto ricca e diversificata, sia in termini di vertebrati che di invertebrati, una ricchezza che è evidente dalla notevole varietà di specie endemiche sia nelle forme terrestri che acquatiche.

    Tra la fauna vertebrata possiamo contare con più di 40 specie localizzate.

    Il gruppo di rapaci che si può osservare sorvolare il luogo è rappresentato dal gheppio comune e dal falco, poi dal corvo e dal passero tra gli uccelli diurni e tra quelli notturni è necessario sottolineare il piccolo gufo che approfitta delle cavità del terreno per stabilire i suoi nidi.

    Possiamo trovare anche altri tipi di uccelli come la tortora, l’upupa, il rondone monocolore, il pettirosso, la pernice moresca e il canarino.

    Il sentiero termina quando raggiungiamo una spettacolare cascata alta più di 200 metri.

    E’ indispensabile prenotare in anticipo per poterlo visitare, perché ha un accesso limitato a 300 persone al giorno.

    In condizioni meteorologiche avverse, con pioggia e/o vento, il barranco è pericoloso a causa di frequenti frane, quindi se è chiuso, per la vostra sicurezza, rispettate questa restrizione.

    Ricordate che non è consentito fare il bagno nel letto del fiume, poiché influisce negativamente sulla flora e la fauna del luogo.

    Per contribuire alla tranquillità e alla conservazione del luogo rendendo più piacevole la vostra visita, vi preghiamo di rimanere sempre sul sentiero e di non lasciare rifiuti, di evitare rumori inutili e di non raccogliere o danneggiare alcun oggetto nell’ambiente.

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