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    Un passaggio per l’aldilà?

    Questo mese l’arca del mistero approda nel porto di Santa Cruz di Tenerife per raccontare le vicende di un edificio storico della capitale.

    Lo stabile attualmente è localizzato vicino all’ospedale universitario e all’ospedale San Juan de Dios, poco distante dall’attuale centro città.

    Nel momento della costruzione il palazzo si trovava in una zona isolata lungo la strada che collegava il paese con i campi coltivati della Laguna, che avevano un utilizzo pubblico.

    Inizialmente fu edificato come zona di riscossione dazi per le merci agricole di passo e per questa ragione è conosciuto come il Fielato, successivamente fu uno scambiatore per il tram elettrico che univa Santa Cruz con Tegueste intorno al 1900, poi fu la sede del ACI fino ai giorni nostri dove si sta utilizzando per ospitare il centro di iniziativa turistica e una radio locale.

    Negli ultimi decenni, all’interno dell’edificio, si sono fatti vari studi parapsicologici dovuti a continue segnalazioni di fenomeni inspiegabili.

    Riassumendo un poco i dati ricavati da questi studi dagli anni ’90 fino al 2020, si ricava che nell’edificio si trovano una serie di portali che mettono in connessione la nostra realtà con una diversa che permette il passaggio di vari spiriti.

    Tra gli spettri più rilevanti si trova un militare con un atteggiamento marziale che sembrerebbe sia l’incaricato di gestire questo flusso e, pur non essendo aggressivo con i vivi, intimorisce i fantasmi.

    Un altro fantasma che appare con una certa frequenza è una ragazza intorno ai 35 anni, vestita con abiti antiquati e che in occasioni mostra piangendo i polsi tagliati, probabilmente come dimostrazione di un suicidio.


    Questa ragazza in un’occasione riuscì a toccare fisicamente a uno degli investigatori su un braccio, lasciando un leggero segno.

    Uno degli spiriti di spicco della casa sembrerebbe essere quello del famoso pirata Cabeza de Perro, che secondo le annotazioni storiche fu esecutato proprio in quel luogo.

    Vari sensitivi in numerose investigazioni alla cieca, senza conoscere la storia del posto e senza avere informazioni a priori sugli eventi avvenuti, hanno dichiarato che diversi spiriti parlavano dell’esistenza di una cantina nascosta sotto l’edificio, dove si trovava qualcosa di brillante ma che nessuno lo avrebbe mai trovato.

    Dovuto a queste testimonianze si è arrivati a pensare che la casa, oltre a essere il luogo di esecuzione del pirata, potrebbe anche essere il luogo dove si trova il suo tesoro scomparso.

    Il cortile interno dell’edificio invece sembra sia un luogo di riunione di vari spiriti, molti sensitivi hanno sentito mormorii tra varie entità in forma confusa, ma non sono mai riusciti a decifrare il concetto delle conversazioni.

    Gli attuali lavoratori pubblici che svolgono attività nell’edificio sono stati testimoni di una serie di eventi fisici poco spiegabili, come porte che si aprono da sole in zone non coinvolte da correnti d’aria, ombre nere che passano nei corridoi muovendosi sempre in zone specifiche come la stanza degli archivi, tende viste muoversi davanti a delle finestre chiuse ed un quadro specifico che rappresenta un vecchio cartellone del carnevale di Santa Cruz e che sembrerebbe muoversi ondeggiando.

    Le particolarità degli eventi paranormali che circondano questo edificio risultano così evidenti, e sono stati oggetto di studio per così tanto tempo, che risulta impossibile affermare si tratti di suggestioni, anche se la quantità di spiriti presenti eleva il luogo a una delle case fantasma più rilevanti di Spagna.

    Senza voler essere irrispettosi l’equipaggio dell’arca dopo aver conosciuto l’utilizzo di questo stabile nella storia e la quantità di spiriti presenti considera che il luogo sia una sorta di stazione di tramvia verso l’aldilà.

    Loris Scroffernecher

     

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