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    Le compagnie di navigazione sul piede di guerra

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    Le compagnie di navigazione avvertono: “Le Isole Canarie potrebbero restare senza rifornimenti in 48 ore”.

    Le compagnie di navigazione hanno ribadito al Ministero dei Trasporti la necessità “urgente e imperativa” che lo Stato si assuma la responsabilità di garantire l’approvvigionamento quotidiano dei territori isolati, fino a quando il recupero della domanda non renda possibile il mantenimento dei servizi, poiché altrimenti si verificherebbe una carenza di rifornimenti per le isole e per Ceuta e Melilla.

    Questo è stato espresso dall’Associazione delle compagnie di navigazione spagnole (Anave), che sottolinea che dopo la dichiarazione dello stato di allarme, le compagnie di navigazione che forniscono questi servizi hanno visto il loro reddito diminuire drasticamente, fino al 70% su alcune linee.

    Per ridurre i costi, hanno ormeggiato una parte delle loro navi, ma con le rimanenti hanno deciso che, per quanto possibile, avrebbero mantenuto questi servizi, in modo da non lasciare i loro clienti e la popolazione generale di questi territori non approvvigionata.

    L’approvvigionamento quotidiano di beni di ogni tipo e necessità di base è essenziale e indispensabile per i territori spagnoli al di fuori della penisola ed è reso possibile dalle compagnie di navigazione con notevoli perdite.

    Senza i servizi marittimi regolari, le Isole Baleari, le Isole Canarie, Ceuta e Melilla sarebbero senza rifornimenti entro 48 ore, dice Anave.

    Le compagnie di navigazione hanno proposto al Governo di utilizzare parte della voce prevista dal bilancio generale dello Stato per sovvenzionare i biglietti dei residenti non peninsulari, che sarebbero i beneficiari del mantenimento di queste linee essenziali.

    L’unica risposta che hanno ricevuto è stata l’approvazione, il 22 aprile, con regio decreto legge, delle riduzioni della tassa portuale sulla nave arrivata con più di un mese di ritardo, che, come ha dimostrato Anave, sono restrittive e, in termini di importo, chiaramente insufficienti, afferma l’associazione.


    Per tutti questi motivi, ritiene “essenziale” attuare misure urgenti di importo sufficiente a compensare le compagnie di navigazione per le perdite subite, senza ammettere “discriminazioni di trattamento o di standard” rispetto al settore aereo.

    dalla Redazione

     

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