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    Salvaguardare contributi alla stampa italiana

    Italia nel mondo / Eletti all’estero: salvaguardare contributi alla stampa italiana

    Al presidente del Consiglio Giuseppe Conte si chiede una moratoria sulle domande ancora pendenti per il 2018

    “La stampa italiana all’estero svolge un ruolo importante per le nostre comunità.

    Coltiva il legame con l’Italia, preserva l’uso della lingua e, garantisce l’informazione, anche a tutela dell’esercizio democratico del voto da parte degli iscritti Aire.

    Una funzione sociale che, però, rischia di venire compromessa a causa della modificata normativa sui contributi all’editoria”.

    È quanto dichiara la senatrice di Italia Viva Laura Garavini, Presidente commissione Difesa, presentando un’interrogazione al presidente del Consiglio, come prima firmataria, insieme ai colleghi eletti all’estero Alderisi, Giacobbe e Fantetti.

    “Le novità introdotte e la complessità di alcuni degli adempimenti richiesti stanno mettendo alcuni organi di informazione nell’impossibilità di poter proseguire con le pubblicazioni.

    Al punto che è legittimo il timore di una drastica riduzione del numero delle testate.


    Ecco perché interveniamo, in modo bipartisan, per chiedere al governo di prevedere una moratoria sulle domande ancora pendenti per il 2018.

    E allo stesso tempo chiediamo di ripristinare la Commissione per l’esame delle pratiche di richiesta di contributo che esisteva prima dell’entrata in vigore dell’attuale normativa”.

    (NoveColonneATG)

    Italia nel mondo / Uungaro (IV): regole speciali per la stampa italiana all’estero

    “Il Governo ha dato parere favorevole a un odg che ho presentato per arrivare finalmente a nuove regole che riconoscano un regime di specialità per la stampa italiana all’estero nell’ambito dei contributi all’editoria.

    In tale ambito infatti la stampa italiana all’estero svolge un ruolo importantissimo.

    Si tratta infatti di un valido strumento per tenere vivo il legame con l’Italia anche dal punto di vista informativo-culturale, nonostante la diffusione dei nuovi media digitali, veicolando l’identità italiana, le nostre eccellenze del Made in Italy, la nostra lingua.

    La produzione editoriale all’estero – fatto salvo il rispetto della libertà di espressione e della correttezza dell’informazione – non può oggettivamente essere soggetta in determinati ambiti alla stessa normativa della stampa edita a livello nazionale.

    Ed è di questa opinione anche la FUSIE – Federazione Unitaria della Stampa Italiana all’Estero.

    La norma vigente che regola l’attribuzione dei contributi ai periodici stampati all’estero appare una normativa obsoleta nei contenuti, nella composizione della commissione e nei requisiti richiesti alle testate per accedere ai contributi.

    I quotidiani esteri sono soggetti alla stessa normativa di quelli italiani, come ad esempio, le norme fiscali, i crediti d’imposta o i contratti di lavoro.

    Una speranza per le tante testate italiane all’estero che animano la vita culturale e informativa delle nostre comunità nel mondo”.

    Ne dà notizia Massimo Ungaro, deputato di Italia Viva eletto nella Circoscrizione Estero-Europa.

    (NoveColonneATG)

     

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