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    Fuencaliente, il più grande complesso alberghiero dell’isola, vittima della Carretera del Sud

    Gli imprenditori turistici e l’assessore della zona, Alicia Vanoostende, chiedono una soluzione urgente mentre alle persone colpite dalle cattive condizioni della strada, si aggiungono i disabili che hanno smesso di andare alle terapie per le code e gli spostamenti di oltre un’ora e mezza per il centro di riabilitazione.

    I 350 lavoratori del più grande complesso alberghiero dell’isola, l’Hotel Princess, oltre agli utenti disabili che hanno smesso di andare alle terapie di recupero nella zona di Las Manchas, si sono aggiunti all’elenco delle persone colpite dalle cattive condizioni della Carretera del Sud.

    I responsabili dell’hotel, con più di 1.200 posti e con rappresentanza nel Consiglio di Amministrazione del Centro per le Iniziative Turistiche Tedote, hanno espresso il proprio disagio e i timori delle conseguenze che questa situazione può avere per l’isola.

    Gli imprenditori turistici, insieme all’assessore della zona del Cabildo, Alicia Vanoostende, hanno evidenziato la gravità di questo stato di cose .

    I primi hanno chiesto un’azione coordinata e congiunta di Cabildo, Ayuntamiento di Fuencaliente e Governo delle Isole Canarie, per risolvere i problemi di un’opera che dipende esclusivamente dal Ministero dei Lavori Pubblici dell’Esecutivo regionale.

    Da parte sua, Vanoostende ha ricordato che ci sono state diverse occasioni in cui il Cabildo, attraverso il consigliere Jorge Gonzalez, ha chiesto il completamento di questi lavori.

    L’assessore ha riconosciuto che la situazione è insopportabile e che si sta dando una cattiva immagine dell’isola ai turisti, ma ha sottolineato che anche le aziende e gli abitanti stessi ne soffrono.

    Cresce l’indignazione per la persistenza di una situazione che colpisce migliaia di turisti che affrontano quel percorso rimanendo in attesa di almeno quattro semafori, così come le aziende e i fornitori di servizi che devono necessariamente accedere al comune.


    Al di là degli errori che sono stati fatti finora con la mancanza di programmazione nelle espropriazioni, è urgente che il Ministero dei Lavori Pubblici del Governo delle Isole Canarie si muova in modo da evitare tali errori e per dare una soluzione ai ripetuti ritardi.

    I lavori tra San Simón e Tajuya avrebbero dovuto essere completati nel novembre del 2017, ma il termine non è stato rispettato e l’avanzamento è così lento che non ci sono progressi definitivi.

    L’opera interessa i comuni di Mazo, Fuencaliente e Las Manchas, tra il comune di Los Llanos de Aridane ed El Paso.

    Il direttore generale di Infrastrutture, Onán Cruz, ha spiegato che i ritardi in parte sono motivati dalle difficoltà degli espropri, alcuni dei quali non sono ancora stati effettuati.

    Per questo non è possibile asfaltare con continuità e dare per complete la totalità delle lavorazioni in sezioni intere dell’opera.

    Dal Cabildo hanno biasimato il Ministero dei Lavori Pubblici del Governo delle Isole Canarie per l’improvvisazione in quanto, a loro dire, il processo di espropriazione è una priorità quando si avvia un’opera di questo tipo.

    Claudia Di Tomassi

     

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