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    Nuova vita alle Canarie degli uffici consolari

    È cosa nota che molti italiani che decidono di trasferirsi all’estero prediligono la Spagna ed in particolare le isole Canarie.

    Negli ultimi quattro/cinque anni si è potuto constatare un sensibile incremento del numero dei connazionali che hanno scelto di vivere nell’arcipelago canario.

    Abbiamo superato abbondantemente le 30.000 unità, di quelle regolarmente iscritte all’AIRE (elenco dei residenti all’estero), senza contare coloro che vivono pure nelle isole e che non hanno ancora adempiuto all’ufficializzazione della loro nuova residenza.

    Indubbiamente, la rapida ascesa dei richiedenti hanno messo in difficoltà le istituzioni (come i consolati onorari in essere) predisposte per essere d’aiuto e di indirizzo per le necessità dei nostri conterranei.

    Particolari problemi sono avvenuti nell’isola di Tenerife, dove sono stati denunciati molti disservizi da parte dell’A.P.I.C.E. (Associazione Pensionati Italiani e Connazionali all’Estero) nella persona del Presidente Giuseppe Bucceri che, in più occasioni ha lamentato la forte disorganizzazione e l’indegno trattamento dei richiedenti, costretti ad attendere il loro turno seduti sulle scale del Consolato, in una situazione sicuramente poco dignitosa che poco si addice ad un vivere civile e rispettoso della persona.

    Se aggiungiamo, poi, alcuni sospetti come quello degli interessi privati del console in una società di servizio di call-center, sospetti ai quali il console onorario di Tenerife, Silvio Pelizzolo, ha risposto con veemenza affermando la sua estraneità, ma che comunque meritano di essere approfonditi e, inoltre, altre varie inadempienze denunciate da alcuni italiani, c’è da pensare che qualcosa non funzioni nel Consolato Onorario Italiano di Tenerife, in contrapposizione con il Consolato Onorario Italiano di Gran Canaria, dove, seppure con mille difficoltà per i mezzi insufficienti a disposizione, le cose vanno sicuramente meglio, c’è più cortesia, disponibilità ed efficienza.

    Sono state effettuate anche richieste al Console di Tenerife di lasciare il posto a chi fosse più adatto a ricoprire tale incarico in modo più efficace e produttivo, ma tale richiesta è stata sempre disattesa.

    L’A.P.I.C.E. (Presidente Giuseppe Bucceri), il periodico “Leggo Tenerife” ed altri da lungo tempo stanno richiedendo un rinnovamento nelle cariche istituzionali e una maggiore indipendenza dall’Ambasciata italiana di Madrid, per soddisfare al meglio le esigenze degli italiani.


    L’insistenza del Presidente Bucceri, la frequente pressione editoriale di “Leggo Tenerife” hanno destato l’interesse politico del Governo che, prima con l’intervento del deputato 5 stelle Elisa Siragusa (giugno 2019, con il primo Governo Conte) e poi con il sottosegretario agli esteri Ricardo Merlo (Gruppo Misto) che ha ufficializzato le aperture di nuove sedi consolari, tra le quali una a Tenerife in quanto era ormai evidente la necessità di soddisfare le diverse richieste della comunità italiana locale e, quindi, assicurare in tempi brevi un incremento quantitativo e qualitativo dei servizi consolari offerti alla collettività.

    Quindi, a meno di sgradevoli ripensamenti, a Tenerife verrà aperta un’Agenzia Consolare con personale del Ministero degli Esteri in modo che documenti e altro, anziché dover andare fino a Madrid (ambasciata) per le varie autorizzazioni e poi tornare alle Canarie, con tempi molto lunghi, possano trovare la loro soluzione in loco con evidenti benefici da tutte le parti.

    Ci sono voluti anni per sensibilizzare il Governo Italiano, ma alla fine l’insistenza e il lavoro di sensibilizzazione e pressione dell’A.P.I.C.E., del consigliere CGIE Spagna e Portogallo Giuseppe Stabile, dell’Ambasciata e di tanti altri hanno trovato la giusta conclusione.

    Stefano Dottori

     

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