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    La differenza fra leggere e capire

    La differenza fra leggere e capire

    la scintilla della Brexit e della Cataluña sono un’occasione per tornare liberi.

    Giornali e televisione non sono il modo giusto per capire, sono ormai tutt’uno con le città mercato, i parchi acquatici e le trasmissioni demenziali.

    Appartengono agli stessi proprietari e mirano allo stesso risultato: renderci inoffensivi.

    La storia si ripete e vanno in scena di nuovo vecchi avversari: il Congresso di Vienna, Giuseppe Mazzini, la rivoluzione americana.

    Ciò che è interessantissimo, straordinario direi, è che questa volta Mazzini è un terrorista, George Washington mette a rischio la sicurezza di un continente, e i gufi impagliati del congresso di Vienna, proprietari appunto di quotidiani, parchi acquatici, supermercati e anche banche, tanto per gradire, sono l’unica idea di sicurezza e legalità che parrebbe offrire il 21° secolo.

    Il movimento nato in Cataluña dopo la condanna dei dodici leader catalani si chiama “Tsunami Democratic”, ha in sé tutte le caratteristiche dei motti Mazziniani compreso l’anonimato della carboneria, solo in versione moderna.

    Anziché nelle cantine del carbone, una diversa ogni volta, i 350.000 membri che lo compongono si incontrano sul web, in uno spazio che, chiuso un giorno, è rinato il giorno dopo, ma ha radici quasi impossibili da identificare.


    Il motto del movimento è “fai della tua vita un avamposto democratico”, promuove la disobbedienza pacifica a leggi inique, il diritto di un popolo di raccogliersi sotto una lingua, costumi comuni e una comune idea di governo.

    E’ rilevante che la chiusura di una piattaforma democratica per “terrorismo” e l’arresto di cittadini che manifestano dissenso per evitare che siano “recidivi”, ovvero che ancora manifestino dissenso, coincidano con la riesumazione della salma del Generale Franco, autorizzata dal parlamento, al grido di Viva España, Viva Franco!!!

    Qui la destra o la sinistra è irrilevante, i dittatori sono tutti uguali, è rilevante invece che parliamo di un regime che giustiziò in modo formale e informale 35.000 spagnoli per mera divergenza di opinione.

    Nel frattempo in Inghilterra, succede lo stesso.

    Sui libri di storia studiamo che gli inglesi del nuovo mondo avevano il diritto e la forza di disancorarsi da un sistema di governo e di controllo ancorato al passato e scriversi un futuro a propria immagine.

    Gli inglesi pro Brexit la pensano esattamente come George Washington: le direttive Europee di “immediata e automatica applicazione” che richiedono che “si modifichino le costituzioni se si rivelassero di intralcio alla applicazione delle stesse”, sono un abominio medievale.

    Nessuno è al di sopra delle leggi che un paese si dà, e quelle leggi hanno l’obbligo di esprimere in modo lineare il pensiero e la volontà dei popoli che le scelgono, votano, le cambiano all’occorrenza.

    La Brexit è la seconda edizione della rivoluzione americana ma, proprio come i motti mazziniani, ce la raccontano al contrario.

    George Washington è il lupo e, incredibilmente, Re Giorgio, è diventato Cappuccetto rosso, Mazzini è un terrorista, e incredibilmente il congresso di Vienna può e deve fornirci opinioni pronte e incarcerarci per terrorismo casomai non ci piacessero al primo colpo.

    E’ tempo di usare i giornali per pulire i vetri e guardare oltre quei vetri con il coraggio e la responsabilità che  comporta costruirsi opinioni proprie e poi viverne le conseguenze.

    Claudia Maria Sini

     

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